L'Usl digitale si impara in classe

Sabato 22 Novembre 2014
BELLUNO - (l.p.) Insegnare ai nonni a scaricare le analisi del sangue dal computer o a prenotare una visita on line. Belluno fa da apripista e manda gli studenti a lezione di sanità digitale. L'iniziativa si chiama @Two!Salute! ed è stata promossa da Arsenàl.it in collaborazione con la Regione e tutte le aziende sociosanitarie del Veneto. I giovani coinvolti sono i «nativi digitali», una generazione che è nata con internet. Il loro compito sarà quello di aiutare i familiari ad utilizzare i servizi sanitari via web. La prima lezione è in programma per lunedì all'Istituto tecnico commerciale Calvi di Belluno che parteciperà con 6 classi. In tutto il Veneto hanno aderito 99 classi di 14 scuole superiori. «Si tratta - si legge in un comunicato diffuso ieri dalla direzione generale dell'azienda sanitaria bellunese - di un'attività rivolta agli studenti del triennio che mira ad informare la popolazione scolastica sull'organizzazione ed il funzionamento del sistema sociosanitario, promuovendo i nuovi servizi legati soprattutto alla digitalizzazione di processi e documenti clinici». La prima parte dell'incontro sarà dedicata a scoprire, attraverso il sito dell'Usl 1, organizzazione, attività e servizi offerti dall'azienda, con particolare attenzione ai servizi on line rivolti alla cittadinanza. Claudio Dario, presidente di Arsenàl.it sottolinea come i giovani, essendo nativi digitali, sono attori del cambiamento, e possono essere consapevoli veicoli di conoscenza, essenziali al trasferimento e all'integrazione di nozioni e informazioni verso le loro famiglie e a chi nativo digitale non è. Le lezioni, promosse con il supporto dell'Ufficio scolastico regionale del Veneto, si svolgeranno nell'arco dell'intero anno scolastico e vedranno, come docenti, rappresentanti delle Usl e componenti del team di Arsenàl.it. @Two!Salute! infatti è un'attività ideata e realizzata dal Centro veneto ricerca e innovazione per la sanità digitale con il supporto di 18 aziende sociosanitarie venete all'interno del progetto «Fascicolo sanitario elettronico regionale».

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