Metalmeccanica: profondo rosso

Venerdì 28 Novembre 2014
Metalmeccanica: profondo rosso
Metalmeccanica: profondo rosso. Quaranta le aziende chiuse negli ultimi due anni in provincia di Belluno. E mentre rallenta anche l'export, il quadro da tragedia è compiuto. Crisi nera, lo dicono i numeri: il 30 settembre 2012 il registro bellunese delle imprese metalmeccaniche segnava 590; due anni dopo, ne sono rimaste 551. L'export del settore rallenta: meno 2,2% nei primi sei mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2013, quando già si era registrato un calo rispetto al 2012 (-9,6%). Dati in controtendenza rispetto all'andamento complessivo delle esportazioni bellunesi, in crescita soprattutto grazie alle performance dell'occhialeria. Si riduce così l'incidenza del metalmeccanico, che scende dal 19,% del 2012 al 15,2% del 2014. Qualche nota positiva c'è. Per i prodotti della metallurgia c'è stata una crescita di oltre il 30% (ma su valori assoluti esigui), dopo un 2013 a dir poco negativo (-12,5%). Le apparecchiature elettriche e per uso domestico, al contrario, segnano nel 2014 un calo del 18,7%, mentre l'anno precedente avevano registrato numeri incoraggianti (+6%). Le esportazioni dei prodotti in metallo sono sostanzialmente stabili (+1%), ma nel 2013 erano diminuite di oltre sette punti percentuali. Crollano le vendite verso la Russia: meno 11,9% nel primo semestre.
In provincia, il settore metalmeccanico attraversa dunque una fase di incertezza e difficoltà, sostanzialmente in linea con il quadro nazionale delineato da Federmeccanica, in occasione della giornata di «mobilitazione» promossa ieri per chiedere alle istituzioni misure concrete a sostegno di un settore che è «il cuore pulsante dell'industria» italiana, con 1,8 milioni di occupati, 400 miliardi di fatturato all'anno e un contributo al Pil pari all'8%. A fronte delle difficoltà e dei rischi per il settore, Federmeccanica aveva chiesto che il 27 novembre vi fosse una mobilitazione anche a livello territoriale. «Con questa iniziativa - spiega Paolo Candiago, presidente della Sezione Metalmeccanici di Confindustria Belluno Dolomiti - Federmeccanica intende rappresentare l'importanza del comparto metalmeccanico nel contesto economico nazionale. Occorre eliminare gli sprechi e fare quei tagli imprescindibili per destinare risorse a spese veramente produttive che abbiano un ritorno e che producano ricchezza, come gli investimenti pubblici e privati. Riteniamo che i procedimenti legislativi anche a livello nazionale siano ad oggi troppo farraginosi. A livello locale chiediamo interventi per migliorare la competitività del nostro territorio e quindi delle nostre imprese: penso, prima di tutto, a investimenti per il potenziamento delle infrastrutture, materiali e immateriali».

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