La famiglia di Idalgo Cecchet chiede giustizia. Una consequenzialità che ha convinto anche i vertici dell'Amnil provinciale e padovano, a fianco della moglie e dei figli nel lungo iter fino alla presentazione della richiesta. «È il primo esposto per amianto seguito dall'Anmil ed è partito da Padova perché lì si trova l'unico sportello specializzato per questi casi - spiega Giovanni Negrin, presidente della sezione patavina dell'associazione -. Ora attendiamo la convocazione da parte del procuratore e, tra un mese circa, faremo il punto della situazione con un incontro a Feltre». Perché la storia di Cecchet è il capitolo di un ampio libro che, ora, è tempo di riaprire. Quello delle morti per esposizione all'amianto in provincia, legate ai poli manifatturieri dell'Alpago e, soprattutto, del feltrino. Si conta che dal 1994 al 2008 tra Marghera e Feltre siano stati venticinque i decessi per mesotelioma, malattia strettamente legata al contatto con la fibra dell'amianto e, negli anni, 264 lavoratori del gruppo Alcoa, con sede anche a Feltre, abbiano avanzato la richiesta di ottenere i benefici previdenziali legati all'esposizione alla sostanza.
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