PERSONALE «Preoccupati: per un futuro molto incerto»

Domenica 21 Dicembre 2014
BELLUNO - (D.T.) Trenta è meno di cinquanta. Ma la matematica non sorride a Palazzo Piloni. E il giorno dopo la conferma che i tagli del personale scendono da 126 a 75, la preoccupazione resta intatta. Perché poco importa che dal dimezzamento si sia passati ad un taglio «lieve» del trenta per cento: gli esuberi, pochi o tanti, restano. E la mobilitazione dei dipendenti dell'ente Provincia va avanti. «Un taglio del 30% è sicuramente migliore rispetto al dimezzamento - commenta Marco Zucco, Rsu della Provincia in quota Cgil -. Ma la situazione è tutt'altro che rosea. Innanzitutto perché visti tutti i cambiamenti che stanno avvenendo, non possiamo essere sereni. E poi c'è tutta la partita da giocare in Regione: dobbiamo capire come attuerà la legge 25 (quella che avvia la specificità della Provincia di Belluno e garantisce particolari forme di autonomia all'ente di area vasta, ndr), come trasferirà competenze e risorse». Altro motivo di preoccupazione è che Palazzo Piloni, oltre ai suoi esuberi, debba accollarsi quelli di altri enti. «Il rischio - prosegue Zucco - è che assieme alle competenze, da Venezia arrivino anche gli esuberi della Regione». Ecco perché la protesta va avanti. E lunedì ci sarà il tavolo in Prefettura. «È un iter dovuto - spiega Zucco -. Ma anomalo, visto che non c'è scontro: l'amministrazione provinciale è dalla nostra parte».

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