Risate e una tenaglia via il dente al disabile

Giovedì 29 Gennaio 2015
Con una tenaglia da muratore estraggono un dente ad un uomo affetto da minorazione psichica, filmano la scena con un telefonino e poi la "distribuiscono" attraverso WhatsApp.
L'incredibile cortometraggio, tra sangue che sgorga dalla bocca e una raccapricciante goliardia collettiva che travolge vittima e carnefici, è avvenuto nella sede dei vigili del fuoco volontari di Costalta di San Pietro di Cadore ricavata in una stanza al piano terra della Casa delle Regole. Non è uno scherzo, ma una realtà dai contorni inquietanti, soprattutto per la totale assenza di consapevolezza, circa la gravità del gesto, che deve aver animato l'improvvisato dentista e l'altrettanto improvvisato regista del video-choc.
La storia, che in queste ore ha fatto il giro non solo del Comelico ma anche di molte altre realtà, vista la divulgazione via WhatsApp, è finita sul tavolo della Procura di Belluno che ha immediatamente avviato un'inchiesta.
L'ipotesi di accusa, per ora, è di lesioni aggravate da futili motivi. I protagonisti sono già stati identificati. Sulla loro identità, per ora, vige il massimo riserbo. Al momento non sarebbero comunque indagati. Riconoscibile, invece, il disabile che già ieri è stato sentito dagli inquirenti inviati immediatamente sul posto dal magistrato titolare del fascicolo.
Dalle prime indiscrezioni, emerse dopo aver ascoltato l'uomo, pare che non si sia trattato di un gesto violento, ma di una sorta di richiesta avanzata dallo stesso disabile. Sconvolgente il fatto che gli altri due possano averla accolta, attrezzandosi di tenaglia e arrivando persino a filmare nel dettaglio la scena dell'estrazione. L'immagine appare chiara nel video e si sentono persino le risate dei protagonisti, mentre dalla bocca del disabile esce molto sangue. Per superare il dolore dell'estrazione, uno dei due suggerisce anche al paziente di bersi una "sgnapa".
La Procura dovrà ora capire se quella rozza prestazione odontoiatrica sia realmente avvenuta su richiesta dell'uomo oppure se sia stata imposta coattivamente, passaggio, quest'ultimo, che aggraverebbe il quadro accusatorio. Ma ci sarà anche da capire se ciò abbia creato lesioni al disabile e di quale entità.
Esclusa, invece, la possibilità che si sia trattato di un fotomontaggio. Tutto appare drammaticamente autentico, nella crudezza di immagini che regalano un quadro di degrado collettivo. Perché, posto anche che sia stato il disabile a chiedere di togliere il dente, non è facile da accettare che due persone senza disabilità mentali si siano prestate al gioco.

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