Terna, il piano piace ai comitati

Sabato 22 Novembre 2014
Sì alla collaborazione. Ma anche per i progetti degli elettrodotti, non solo per la task force anti-black out. I comitati civici della Valbelluna plaudono al piano straordinario messo in campo da Terna per evitare il ripetersi della paralisi elettrica dello scorso inverno. E chiedono la stessa collaborazione.
«Siamo felici di vedere che quando Terna si impegna riesce a fare delle belle cose - scrivono in una nota gli attivisti -. La sinergia creata a seguito del black out, sedendosi al tavolo con tutte le forze operanti nel territorio bellunese, ha portato buoni frutti: speriamo che questo sia di buon auspicio anche per quanto riguarda il progetto di razionalizzazione delle reti elettriche nella media valle del Piave. Un confronto generale noi lo chiediamo da tempo per la sistemazione delle reti di trasporto e per il potenziamento della stazione elettrica di Polpet. Proprio il luogo dove si è tenuto l'incontro con Protezione Civile, prefetto e forze dell'ordine (l'aeroporto, ndr) sarebbe fortemente penalizzato dall'attraversamento in cavo aereo del fiume Piave (in località Andreane), come sostiene un'osservazione depositata alla Via Nazionale dalla Protezione Civile Veneta. Infatti con quell'opera si precluderebbe ogni possibilità di ampliamento dell'aeroporto di Belluno e si limiterebbe la sicurezza dello stesso in caso di bassa visibilità, visto che i piloni sono stati ridotti appositamente per rientrare nel limite del cono di volo attuale. Notando un nuovo tipo di approccio da parte di Terna, contiamo su un tavolo di lavoro per la riprogettazione completa del piano di razionalizzazione, come chiesto dalla risoluzione 72 del Consiglio Regionale Veneto, e come ribadito anche dalla mozione del Consiglio Comunale di Belluno e chiesto a gran voce sulla stampa dal Governatore Luca Zaia. Mercoledì si è dimostrato che con un confronto a 360 gradi si possono ottenere grandi risultati, soddisfacenti per le istituzioni, per i cittadini e per gli stessi proponenti del progetto. Chiediamo ora che tutti i soggetti interessati facciano la loro parte».

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