«Fondi previdenziali, la stangata li affonda»

Mercoledì 22 Ottobre 2014
«Fondi previdenziali, la stangata li affonda»
Le misure sul Tfr e la stangata sulle rendite da fondi pensione rischiano di affondare, e questa volta per sempre, i fondi pensione. A lanciare l'allarme ieri è stato il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, dal palco della 13°edizione dell'Italian Axa Forum, l'appuntamento annuale di Axa Italia in collaborazione con l'Ania, dedicato quest'anno alla sfida del mondo delle assicurazioni per agganciare i giovani. Le previsioni della legge di Stabilità sono «molto preoccupanti», avverte Minucci. Certo, «in questa situazione economica avere più soldi per i consumi può essere positivo. Ma mi preoccupa che non si tengono in considerazione i rischi legati al futuro». Insomma, «per due decenni abbiamo fatto una politica per costruire un modello fondato sulla previdenza integrativa a fronte di un parziale ritiro dello Stato» e ora con la nuova norma sul Tfr salta «la considerazione dei rischi collegati al futuro. Per non parlare del raddoppio della tassa sulle rendite da fondi pensione». È un brutto colpo, perché per recuperare «una visione sul futuro che a fatica avevamo diffuso tra la gente, ci vorranno anni», ha concluso Minucci.
A guardare i numeri della ricerca «I giovani, la percezione del rischio» realizzata da Episteme-Bocconi su commissione di Axa e presentata in occasione del Forum, i primi prodotti assicurativi nelle mani dei giovani tra 25 e 34 anni, accanto a Rc auto e moto, sono proprio quelli legati alle pensioni integrative, con una quota del 21,8% peraltro in crescita di oltre il 10% (il 60% dei giovani ha infatti una polizza assicurativa oltre a quella obbligatoria per l'auto o la moto). Ma emerge chiaramente come i giovani chiedono anche un cambio di marcia alle assicurazioni: meno protezione e più sostegno nella gestione del rischio, che si tratti di un progetto o di non percepire una pensione adeguata.
Di qui la consapevolezza delle compagnie, Axa in testa, sulla necessità di stringere un patto con la generazione "Millennials". Un patto di produttività e solidarietà che risponda alla domanda più assillante per quella carica di giovani iperconnessi, spesso sostenuti dai genitori, coscienti dell'incertezza del futuro e affamati di strumenti che li aiutino a gestire il rischio.
Non a caso il gruppo Axa ha messo «il sostegno ai giovani tra le sue priorità», ha sottolineato Frédéric de Courtois, l'ad di Axa Italia nell'introduzione al Forum. Prova ne è «l'adesione di Axa ad Alliance for Youth, progetto creato da Nestlè per favorire l'occupazione giovanile in Europa, e l'impegno ad offrire un'opportunità a 20.000 under 30 in Europa nei prossimi 5 anni». Senza dimenticare il «contributo allo sviluppo di un indotto assicurativo a partire dai provider di servizi e start up con cui collaboriamo sul tema, ad esempio, della longevità».
«Individuare i bisogni specifici dei giovani e reagire», è un passo obbligato anche per Jean-Laurent Granier, ad per la Regione Mediterranea e America Latina di Axa oltre che presidente e ad di Axa Global P&C. Soprattutto di fronte al fatto che il 78% dei giovani tra 25 e 34 anni vede «limiti e molte barriere alle proprie aspirazioni e ai propri desideri».
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