Cgia: tredicesime più pesanti Consumatori: vanno in tasse

Domenica 23 Novembre 2014
Cgia: tredicesime più pesanti Consumatori: vanno in tasse
ROMA - Dodici euro in più per un operaio, 13 euro in più per un impiegato e ben 20 euro in più per un capufficio. Secondo la Cgia di Mestre (l'associazione di Artigiani e piccole e medie imprese) sarebbero questi gli aumenti medi delle tredicesime, depurati dall'inflazione, di cui i dipendenti italiani godranno a fine anno. Aumento dovuto al fatto che i contratti rinnovati sono stati superiori al tasso di inflazione registrato dall'Istat, tasso, come noto, sempre pericolosamente indirizzato verso il segno meno. Se i dati Cgia sembrano indurre a pensare in un aumento dei consumi natalizi le organizzazioni dei consumatori frenano alquanto gli entusiasmi. Quei quattro soldi in più, che dovrebbe indurre pensionati e lavoratori dipendenti a sciali consumistici non goduti lo scorso anno, ricordano i consumatori se ne vanno al 90% in tasse e mutui, particolarmente pesanti soprattutto per coloro che, come il capufficio da 20 euro in più citato dalla Cgia, «non sono stati ristorati con gli 80 euro».
Secondo l'Adusbef le tredicesime del 2014 sono stabili rispetto al 2013, ma il 90% di queste «sarà mangiato» da tasse, bolli, bollette e mutui. Risultato: la spesa per consumi a Natale calerà del 10%. Un calo che un'altra organizzazione di consumatori il Codacons, più ottimisticamente, vede fermarsi al -5% per una spesa natalizia di 164 euro pro capite.

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