ROMA - Più flessibilità nella pensione per chi perde il lavoro, contratti

Giovedì 17 Aprile 2014
ROMA - Più flessibilità nella pensione per chi perde il lavoro, contratti a tempo indeterminato più convenienti per chi assume. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, svela nuovi dettagli della strategia del governo sull'occupazione, a partire dal Jobs act, che potrebbe essere approvato entro metà 2015 se il Parlamento concluderà la sua parte della legge delega entro dicembre. Sul fronte delle pensioni già la prossima settimana inizierà un confronto tra il ministero, l'Inps, la Camera e il Senato «per una flessibilizzazione del pensionamento per chi perde il posto». L'idea del ministro è «molto semplice»: il lavoratore riceve un assegno dallo Stato fino a quando non matura i termini per il pensionamento e l'azienda continua nel frattempo a pagare i contributi; una volta ottenuta la pensione, poi, il lavoratore restituirà nel tempo parte di quanto ricevuto. Esodati e licenziati di età avanzata si troverebbero quindi a contribuire alla loro uscita anticipata dal mercato del lavoro. Questo potrebbe essere un modo, secondo il ministro, per dare risposte a tutti gli esodati, che sono una delle «gravi ingiustizie» create dalla riforma Fornero, e anche un modo per far entrare più giovani nel mercato del lavoro grazie a una maggiore flessibilità in uscita. Per aumentare l'occupazione il ministro pensa ad una diminuzione del costo dei contratti a tempo indeterminato rispetto a quelli precari. «Oggi un contratto a termine costa l'1,4% in più di uno indeterminato, se non arriviamo a 10% non è significativo. Se poi arriviamo al 12% va bene», dice Poletti annunciando una «drastica riduzione» delle tipologie di contratto e il tempo indeterminato con tutele crescenti.