Spread a 155 al minimo dal 2011

Mercoledì 23 Aprile 2014
ROMA - Forti acquisti anche ieri sui Btp, con i titoli 'periferici' dell'Eurozona che continuano ad essere attraenti viste le attese di nuove manovre espansive della Banca centrale europea, e nonostante l'allarme lanciato dal Financial Times sulla sostenibilità della spesa per interessi nei prossimi anni.
Lo spread decennale Btp-bund è sceso sotto i 155 punti base dai 160 di giovedì, segnando un minimo dal maggio 2011, agli albori del contagio dell'Italia che quell'anno fece balzare il differenziale fin sopra quota 500. Il rendimento del decennale italiano viaggia a 3,09, poco al di sopra del minimo storico segnato la scorsa settimana a 3,07%. Il premio di rendimento rispetto al bund tedesco è in calo anche per gli altri di quella che i mercati considerano la 'periferia' dell'Eurozona, come la Spagna, ieri a 152 in chiusura. Ribadendo le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, ieri il consigliere esecutivo Benoit Coeuré ha detto che la banca centrale «ha ancora margine per ridurre il tasso d'interesse di riferimento», ora allo 0,25%, e ha spiegato che «possiamo anche far scendere in negativo il tasso di deposito».
Parole che piacciono ai mercati perché confermano la linea decisamente espansiva che la Bce ha intenzione di mantenere nei prossimi mesi, a due settimane dal consiglio direttivo che il prossimo mese si svolgerà a Bruxelles e che potrebbe essere quello del taglio dei tassi.