«Un siriano con il coltello: 5 agenti sono rimasti feriti»

Giovedì 18 Settembre 2014
Profughi e polizia, ieri l'annunciata manifestazione del sindacato di polizia Coisp, con una denuncia choc: «Cinque agenti sono rimasti feriti da alcuni profughi, uno era armato di coltello. Rifiutavano di essere identificati».
«Sono stati feriti cinque colleghi, gli immigrati non vogliono farsi fotosegnalare, si ribellano - dice Loris Frison, segretario provinciale del Coisp, che ieri ha inscenato un sit in davanti alla questura - E uno ha estratto un coltello. Nel tentativo di bloccarlo cinque agenti sono rimasti feriti, chi dal coltello, chi da pugni e calci. Non si tratta di ferite gravi, ma tutti gli agenti hanno dovuto ricorrere al pronto soccorso». Il segretario del Sap, Mirco Pesavento, specifica: «Il profugo armato era un siriano, aveva un coltello a serramanico».
A nome anche dei colleghi colpiti da scabbia e tbc Frison e Fausto Fanelli, del direttivo nazionale, gli agenti del Coisp hanno mostrato un "pacco regalo" che vorrebbero recapitare a Renzi ed Alfano: due sacchetti di escrementi, perchè «oltre a sputi e calci, questo è quanto ci tirano contro nei Cie gli immigrati se a loro non piace l'alloggio o il pasto - continua Frison - Non possiamo portare a casa alle nostre famiglie malattie o altro. Lavoriamo senza protezioni, che ci promettono da tempo. Non abbiamo tute, mascherine con i filtri, nè protezione per gli occhi».
«Gli immigrati - continuano i sidacalisti - si ribellano, non vanno bene nemmeno gli hotel a 3 stelle, chiedono di più, molti sbarcano muniti di telefoni satellitari con i quali informano i connazionali che da noi c'è accoglienza a differenza di altri Paesi. Martedì abbiamo persino offerto loro il pranzo destinato agli agenti, quello fornito quando non possiamo accedere alla mensa, e loro lo hanno buttato: pretendevano pasti caldi».
Intanto gli 80 profughi arrivati in questura martedì sono stati spostati, per oggi ne sono attesi circa settanta. Di fronte alla questura è arrivato anche il presidente del consiglio comunale Roberto Marcato, che ha portato solidarietà agli agenti: «Porto la solidarietà dell'istituzione ma lo faccio anche come cittadino: sono servitori dello Stato trattati malissimo dallo Stato stesso - sottolinea - Siamo un Paese fallito che preferisce trattare così i suoi cittadini, mancando di rispetto verso gli agenti ma anche verso gli immigrati. È ora di dire basta, è intollerabile che in un Paese si preferisca dare agli immigrati cibo che poi viene rifiutato, e sottopagare i poliziotti». Flaviano Iuliano, segretario regionale del Siap, ha incontrato il questore Ignazio Coccia, chiedendo maggiore sicurezza sanitaria per gli agenti in relazione agli innumerevoli arrivi di profughi. «Gli operatori di polizia possono contrarre malattie contagiose - spiega Iuliano - ho espresso legittime preoccupazioni, a salvaguardia dei diritti dei poliziotti, che devono essere tutelati dal punto di vista sanitario. Coccia ci ha garantito la massima, disponibilità, assicurando che saranno adottate tutte le procedure previste per evitare contagi e altri pericoli per i poliziotti».

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