Abano: «Un rischio per l'economia»

Venerdì 25 Luglio 2014
Risponde con un «no» secco il sindaco di Abano Luca Claudio all'ipotesi che l'ex base dell'aeronautica della città termale sia utilizzata come centro di accoglienza per profughi.
«La nostra è una realtà turistica e di turismo vive - esordisce - non possiamo permetterci di intaccare questa realtà attraverso azioni che possano compromettere l'offerta turistica e ridurre benessere, occupazione e sviluppo a seguito della ipotizzabile e comprensibile rinuncia della clientela a soggiornare in una località a rischio di sicurezza pubblica».
In buona sostanza, il timore è che gli ospiti abituali degli stabilimenti si rivolgano altrove per le proprie cure e vacanze se diverrà operativo un centro di smistamento nei locali dell'ex Comando del Primo Roc, nella frazione di Giarre. Un'area di 65mila metri quadri, di cui 11mila coperti, chiusa nel 1998.
«Noi sindaci - prosegue Claudio - siamo usati dallo Stato solo per risolvergli i problemi. Uno Stato che ci taglia oltretutto risorse e finanziamenti. Il mio non è un »no" populista: ad ogni essere umano è giusto assicurare una sussistenza dignitosa, una casa e un lavoro e non metterlo, come pecora di un gregge, nei centri di accoglienza. In Italia ci sono molte cattedrali nel deserto, opere incompiute, ospedali mai finiti; che lo Stato cerchi quelle cattedrali senza disporre provvedimenti che pesano sulle spalle dei sindaci e di tutti gli italiani".
Altra dev'essere, a parere di Claudio, la destinazione dell'ex base militare: «È in fase di conclusione il procedimento di alienazione dell'immobile al Comune che lo userà per la propria collettività». Claudio, infine, lancia un appello perché vengano adottate misure concrete di intervento, anche attraverso provvedimenti urgenti, per sostenere il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini alle prese con un'emergenza praticamente quotidiana e sollecita la creazione di centri di accoglienza per i profughi anche negli altri Paesi dell'Unione Europea.

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