Bitonci: «Da anni è tutto fermo e ora danno la colpa al Comune»

Giovedì 21 Agosto 2014
Il sindaco Massimo Bitonci da oggi torna a palazzo Moroni. Ma la delibera di Giunta regionale del 5 agosto che conclude il percorso sul nuovo ospedale non gli è piaciuta affatto. Il passaggio in particolare nel quale la Giunta si riserva di impiegare l'avvocatura generale o "idonei consulenti" per "ogni valutazione sulla condotta del Comune di Padova (...) in ordine agli accordi e agli atti intervenuti in relazione alla realizzazione del nuovo ospedale" non gli va giù. Anche perché la lettura stratificata è questa: la Regione non vuole pagare dazio per cambi di decisioni rispetto a quelle previste fino al maggio scorso: nuovo ospedale a Padova ovest in project-financing con i privati. Quegli stessi privati, "Finanza e progetti", che dal 30 marzo 2012 hanno depositato un progetto che attende ancora di essere validato, quando invece la Regione doveva pronunciarsi entro 90 giorni.
«Ora, se leggo bene la delibera la condotta del Comune potrebbe riferirsi non solo al mio referato che ha deciso di cambiare sito ma soprattutto a quello precedente. Una lettera del segretario generale della sanità veneta Mantoan, inviatami il 13 giugno ricordava gli obblighi del Comune: 55 milioni di costi di urbanizzazione. Se il Comune in questi anni non ha mosso un dito vuoi vedere che è colpa mia?»
Ma il ragionamento si fa più sottile. «Non capisco tutta questa rivolta contro l'ipotesi di farlo nuovo sul vecchio, quando nessuno finora ha avuto la volontà di andare avanti sull'idea di Padova ovest. Due anni per rispondere ai privati non sono bastati e il Comune ci ha messo del suo, scegliendo un'area paludosa, un posto dove non si poteva fare. Anzi aprirò una commissione d'inchiesta per capire su quali valutazioni si è appoggiata l'amministrazione. Insomma quella formula è chiaro che era già sconfitta, lo avevano capito tutti. E ora vogliono che sia il Comune a prendersi la responsabilità della fine per giustificare il fatto che non sarebbero mai andati avanti? Bene, accetto. Lo faccio perché dietro di me ho centinaia di persone che mi hanno scritto, perché oltre alla maggioranza dei padovani ho quasi tutta l'opposizione, dai 5 Stelle a Padova 2020, perché l'Ordine di Medici, i Costruttori e i Commercianti mi appoggiano. Quindi non cambio idea, anzi. A fine mese porterò in Regione uno studio di fattibilità, redatto dalla Commissione tecnica comunale. Mi spiace solo che Zaia che stimo e di cui sono amico e sarò sempre sostenitore abbia accettato il tentativo di scaricare la responsabilità sul Comune. Capisco che non è lui che scrive la delibera e i suoi tecnici sono schierati sulla vecchia soluzione, ma non mi è piaciuto il tentativo di scaricare la responsabilità».
«Vediamo che colpe può avere la mia Giunta se finora chi doveva muoversi a portare le strade o il tram non l'ha fatto? - continua - Se la variante adottata non ha nessun valore e quella zona è ancora a metà tra zona sportiva e zona commerciale? Se non sono stati fatti gli espropri? Se il sindaco Zanonato quando ha firmato l'Accordo di Programma forse non aveva nemmeno il potere per farlo visto che non aveva ricevuto nessun mandato dal consiglio comunale?»
«E per quanto riguarda le azioni legali anch'io potrei andare in consiglio comunale e chiedere un'azione collettiva di rivalsa della città come parte lesa nei confronti della Regione visto che da due anni non decide, oppure potrei chiedere ai consiglieri regionali se non considerino di aver fatto un danno approvando una mozione che ammette un sito alternativo. Invece no. Se la Regione vuol fare l'ospedale può farlo dove vuole con una Legge Obiettivo, non ha bisogno del Comune. Ma io cito l'esempio di Toronto che ho visto con i miei occhi e fotografato. Un ospedale in pieno centro, con la torre del campus accanto e parcheggi sotterranei. In tutto il mondo è così. Perché a Padova no?»

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