La titolare: «Bastava fare qualche verifica»

Giovedì 18 Settembre 2014
«Sarebbe troppo facile prendersela con i giudici - attacca Stefania Boscaro - ma in tutta onestà devo dire che qualcuno ha riparato in fretta all'errore di una collega. Trovo invece inaccettabile che il sistema giudiziario non tuteli e protegga imprenditori onesti e non risponda neppure dei danni provocati». «Eppure - osserva la moglie del titolare di «Finalmentecasa» - sarebbe bastato effettuare qualche verifica prima di dichiarare il fallimento. Forse il giudice pensava che fossimo spariti. Ed invece eravamo un'azienda sana, senza protesti nè richiami da parte di Equitalia. Siamo vittime di un proprietario che ha incassato in sette anni affitti per un milione e 200mila euro. Abbiamo ingaggiato un braccio di ferro per ottenere la riduzione del canone. Ci ha minacciati di sfratto per poi presentare quell'istanza di fallimento di cui siamo venuti a conoscenza a giochi fatti».
Neanche la sentenza di riabilitazione ha restituito il sorriso ai Furlan: «È vero che siamo tornati "in bonis" come non fossimo mai falliti ma la nostra famiglia è economicamente rovinata, la nostra reputazione è stata annientata. Ci è stato negato persino l'esercizio provvisorio dell'attività con cui avremmo garantito l'occupazione ai nostri collaboratori e limitato i danni. Non so se riusciremo a ripartire. A tutti gli imprenditori che stanno lottando per rimanere a galla dico di continuare a credere nelle proprie potenzialità, inseguendo obiettivi ma sempre con occhi vigili e attenti perché le insidie sono ovunque».

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