Studente salva un ragazzino dalle proposte di un pedofilo

Giovedì 23 Ottobre 2014
Ha afferrato al volo quanto stava accadendo. Si è reso conto che il ragazzino era in pericolo. E non ha avuto paura di intromettersi nella discussione. S.B., diciannovenne studente universitario di Cittadella, tifoso granata e aspirante arbitro di calcio, ha con tutta probabilità sventato l'agguato di un pedofilo ad un ragazzino quattordicenne. Ha poi affidato la sua indignazione a Facebook, raccogliendo in pochi minuti un coro unanime di approvazione.
L'episodio è accaduto alle 14.15, sul piazzale della stazione ferroviaria. «Ero appena sceso dal pullman - racconta S.B. - stavo andando a lezione all'università. Camminando tra le corsie riservate ai bus ho incrociato lo sguardo di un ragazzino. Basso di statura, avrà avuto quattordici anni. Stava parlando con un uomo dell'apparente età di 35-40 anni. Mi sono reso conto che il piccolo era in difficoltà. Ho rallentato il passo per capire cosa si stessero dicendo. L'uomo cercava di farlo spostare, di condurlo dietro a una colonna. L'ho sentito pronunciare due frasi agghiaccianti. Gli ha detto: "Vieni via con me" e ancora "Non ti preoccupare, ti porto a casa io senza dirlo a tua mamma».
A quel punto lo studente universitario è uscito allop scoperto. Si è intromesso tra i due. Si è rivolto senza timori verso il quattordicenne esortandolo ad andarsene e a non dare più retta agli sconosciuti. Poi ha affrontato a muso duro il presunto pedofilo: «Gli ho chiesto cosa stesse facendo - racconta - lui ha cercato di minimizzare, poi ha girato i tacchi ed è fuggito a gambe levate». S.B. non l'ha degnato d uno sguardo. Si è soltanto preoccupato di verificare che non andasse nella stessa direzione del quattordicenne. Zaino in spalla, il minore stava sicuramente aspettando l'autobus per fare ritorno a casa.
«Ha rischiato grosso - aggiunge lo studente - l'adulto non gli ha messo le mani addosso ma cercava di convincerlo a seguirlo sotto ai portici, dall'altra parte del piazzale della stazione. Lì c'è un minors passaggio di gente, sarebbe stato più facile circuirlo e portarlo via. Non so se il ragazzino avrebbe acconsentito ad allontanarsi con lui ma l'ho visto in seria difficoltà e ho ritenuto doveroso intervenire». S.B. è convinto che si trattasse di un individuo originario dell'Est Europa. Età 35-40 anni circa, altezza 1.80, calvo, con occhiali da sole. Vestiva jeans e camicia a righe. «Non era sicuramente uno sbandato - dichiara lo studente - anzi dava l'idea di avere disponibilità economiche. Quando l'ho affrontato ha cercato di fare l'indifferente. Poi si è reso conto che non stavo scherzando. E non gli è rimasto altro che scappare».
«Dico ai ragazzini - conclude - di non intrattenersi con sconosciuti quando transitano in stazione. Ci sono malintenzionati pronti a circuirli, magari in cambio di un pacchetto di sigarette o di una ricarica telefonica».

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