PORDENONE - Il Comune di Pordenone ha provveduto alla nona liquidazione delle domande di rimborso del canone di depurazione indebitamente versato dagli utenti che nel periodo compreso tra il 16 ottobre 2003 e il 15 ottobre 2008 hanno pagato il servizio pur non avendone usufruito perché non presente.
Ai 1.147 mandati di pagamento già emessi, per un importo di poco superiore a un milione di euro se ne sono aggiunti altri 93, per ulteriori circa 115 mila euro.
Le domande la cui istruttoria si è conclusa positivamente sono state 1.240, mentre le somme liquidate ammontano al 67 per cento del milione e 674 mila euro che il Comune deve restituire ai 3.096 aventi diritto.
Su 161 domande già protocollate inizieranno a breve le verifiche; un eventuale accoglimento comporterà il pagamento di ulteriori 180 mila euro circa.
Nonostante entro il termine de 20 agosto meno del 50 per cento degli utenti abbiano presentato la domanda di rimborso, quando la procedura sarà conclusa il Comune avrà restituito circa l'80 per cento di quanto deve complessivamente rimborsare. «L'intenzione dell'amministrazione comunale - ha spiegato l'assessore Nicola Conficoni che ha seguito l'iter - è quella utilizzare il denaro non rimborsato, circa 370mila euro, per ridurre la pressione fiscale».
Ai 1.147 mandati di pagamento già emessi, per un importo di poco superiore a un milione di euro se ne sono aggiunti altri 93, per ulteriori circa 115 mila euro.
Le domande la cui istruttoria si è conclusa positivamente sono state 1.240, mentre le somme liquidate ammontano al 67 per cento del milione e 674 mila euro che il Comune deve restituire ai 3.096 aventi diritto.
Su 161 domande già protocollate inizieranno a breve le verifiche; un eventuale accoglimento comporterà il pagamento di ulteriori 180 mila euro circa.
Nonostante entro il termine de 20 agosto meno del 50 per cento degli utenti abbiano presentato la domanda di rimborso, quando la procedura sarà conclusa il Comune avrà restituito circa l'80 per cento di quanto deve complessivamente rimborsare. «L'intenzione dell'amministrazione comunale - ha spiegato l'assessore Nicola Conficoni che ha seguito l'iter - è quella utilizzare il denaro non rimborsato, circa 370mila euro, per ridurre la pressione fiscale».
