Case, il crollo di prezzi e affitti

Sabato 22 Novembre 2014
«Comperare una casa in questo momento non grantisce alcuna resa, anzi comporta l'erosione del capitale investito. Non esagero - tiene a precisare Giuseppe Verdichizzi, presidente di Confedilizia Pordenone, nonchè assessore provinciale alle Politiche abitative - perchè con la fiscalità diretta e indiretta sull'immobile, pari al 60%, si può tranquillamente parlare di espropriazione del bene. Dati alla mano - aggiunge - tra il 2011 e il 2014, lo Stato italiano ha triplicato la tassazione sulle case, passando da 9 a 29 miliardi, e facendo ciò ha provocato una svalutazione del patrimonio immobiliare di 2 mila miliardi». Dall'universale al particolare, Verdichizzi, spiega che il mercato non promette alcun affare neppure in provincia, dove solo tra città e conurbamento ci sono oltre 5 mila alloggi inutilizzati. «Alloggi che nel 2011 - tiene a sottolineare l'assessore - hanno subito una revisione catastale che ha alzato del 60% il valore degli indici, sui quali, appunto, si pagano le tasse. Attualmente - considera l'esponente dell'ente intermedio in smobilitazione, che ha creato l'Osservatorio sull'andamento del mercato e sulle politiche abitative - essere proprietari è un lusso, perchè non si guadagna nè ad affittare nè a vendere. Gli affitti per uso abitativo, rispetto al 2012 - 2013 nella Destra Tagliamento si sono infatti contratti del 25%, mentre quelli per negozi e uffici sono scesi del 30%. Nonostante ciò i commercianti continuano a chiudere, vessati da tantissime altre spese». Se l'acquisto a scopo di locazione non garantisce entrate, anzi, vista l'esagerata offerta sul mercato, il proprietario rischia di pagare tasse e spese senza avere alcun profitto, anche la vendita comporta operazioni in perdita. «Chi ha comperato una casa 10 anni fa, accendendo un mutuo con un interesse di circa il 3% e oggi, avendo onorato solo tre quarti del debito, la volesse o fosse costretto a vanderla, dovrebbe rassegnasi a subire una svalutazione del bene del 20 per cento. Come dire: una casa usata di 100 metri quadrati in zona semicentrale a Pordenone, acquistata 10 anni fa con il mutuo per 150 mila euro, oggi ne vale 100, al massimo 120 se ben ristrutturata».
Il servizio Politiche abitative, che ha appena presentato il suo ultimo Quaderno, il quinto, sull'andamento della situazione abitativa, ha partecipato nei giorni scorsi a Milano a “Urbanpromo 2014”, che tratta di svariati temi, tra i quali la trasformazione urbana, le smart city, il marketing urbano, l'energia sostenibile e la Social housing. «Proprio su quest'ultimo argomento è intervenuta la Provincia, unico ente pubblico presente - sottolinea Verdichizzi - partecipando al seminario sulla filiera del Social housing: gli attori, i progetti in grado di attivare un sistema di risposta al disagio delle famiglie impoverite dalla crisi economica».
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