Comune, slitta il Bilancio Manca 1 milione e mezzo

Giovedì 18 Dicembre 2014
Nulla da fare. L'assessore al Bilancio, Renzo Mazzer, questa volta il miracolo non è riuscito a farlo. Non per demerito suo o degli uffici, ma per il atto che da Trieste (leggi Regione) non è arrivata ancora alcuna indicazione precisa. È così il Bilancio preventivo 2015 del Comune che il vicesindaco sperava di portare in aula per la fine dell'anno, slitta a data da destinarsi. «Impossibile chiudere ora i conti - spiega Mazzer - perchè dalla Regione non è arrivata alcuna indicazione sulla parte di avanzo di amministrazione che non era stata dirottata ai Comuni con l'assestamento a giugno, ma era stata accantonata per distribuirla a fine anno. Complessivamente si tratta di circa 28 milioni di euro, di cui almeno un milione e 400 mila dovevano essere per Pordenone. C'erano stati, però, solo accordi verbali e allo stato manca sia la quantificazione esatta della cifra, sia l'indicazione precisa della data. A queste condizioni non è pensabile chiudere il Bilancio. Ovviamente - precisa Mazzer - non solo Pordenone, ma tutti i Comuni». Una indicazione chiara, però, è già emersa. «La stella polare dei nostri conti è di non inasprire il peso fiscale dei cittadini. Come dire che non ci saranno aumenti di tasse o imposte comunali. Per fare questo, però, oltre ai soldi che dovranno arrivare dalla Regione che sono fondamentali, sarà necessario intervenire anche su un altro milione e mezzo di euro». Soldi che mancano all'appello. Tagli, risparmi, contrazione della spesa e provvedimenti per risparmiare. «Rispetto alle priorità che sono state messe in campo dagli assessorati e dalle forze di maggioranza per portare avanti progetti e idee - spiega il vice sindaco - sarà necessario fare una serie di ragionamenti, un confronto a vari livelli perchè non sarà possibile garantire tutte le cose chieste. Per questo il Bilancio sarà oggetto di accurati confronti e sono sicuro che troveremo in tempi brevi la quadratura del cerchio. Tutti, però, devono sapere che dovranno rinunciare a qualcosa». Ultimo dato, non certo da trascurare, la necessità di disporre di un fondo per la svalutazione crediti che disponga di una cifra importante. «Abbiamo accantonato circa 3 milioni perchè è necessario, come prevede la norma, mettersi al riparo da eventuali mancate entrate segnate a Bilancio. Dobbiamo essere in grado di far sempre fronte. È un gruzzolo sottratto all'operatività, ma obbligatorio».
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