Fiera, Cardin passa la mano

Giovedì 18 Dicembre 2014
È proprio vero, come dice la cabala, che gli anni pari per la Fiera sono quelli positivi. Dal profondo rosso del 2013 (un milione e 100 mila euro) a un bilancio in positivo per circa 70 mila euro nel 2014. È la metamorfosi di Fiere Spa Pordenone, la società presieduta da Alvaro Cardin e amministrata dall'ingegnere Piero Piccinetti. Quando lo scorso anno a fronte di un rosso che di fatto bloccava l'operatività della Fiera i due dichiararono che in un anno avrebbero prodotto utile, pochi avrebbe scommesso un euro. Invece il 2014 si chiuderà con un avanzo. Piccolo, ma significativo. Ma cosa è successo in un anno? «Intanto - spiega Piccinetti - voglio ringraziare tutta la struttura che ha contribuito al risultato, raggiunto - voglio dirlo - senza neppure un'ora di cassa integrazione quest'anno. Abbiamo gestito in maniera oculata, con i principi delle imprese private, tagliando spese superflue, puntando sulla rinegoziazione dei contratti, rivedendo alcune rassegne, fermandone altre e soprattutto Samumetal ha avuto una stagione esplosiva che ha raddrizzato i conti». La rassegna da sola, infatti, ha coperto almeno il 50-60% del rosso. Da aggiungere che una più accurata sistemazione degli ammortamenti che pesano parecchio, la mancata realizzazione della Campionaria chiusa per sempre, la sospensione di Happy Business e della Fiera dell'Arte hanno contribuito con sostanza al risultato. Resta il fatto che l'utile è arrivato. Ora ci sono i programmi per il 2015. «È pronto un piano industriale triennale - conclude Piccinetti - che sono sicuro darà grandi soddisfazioni. Abbiamo rielaborato alcune rassegne, punteremo su altre nuove come un contract navale abbinato a Happy Business, proseguiremo con i nostri punti di forza, penso a Ortogiardino, Radioamatore e altri e abbiamo aperto una strada importante, quella dell'estero, come il progetto in Iran che avrà ritorni forti. Ultimo, ma solo da un punto di vista tecnico, non politico, rafforzeremo gli accordi con Udine per condividere manifestazioni, eventi e lavorare in sintonia sull'offerta di servizi». Il 2015 sarà però anche l'anno che chiude il mandato triennale. Alvaro Cardin, non ha dubbi. «Per quanto mi riguarda - spiega - chiuderò il mio rapporto con la Fiera, del resto sono sicuro che abbiamo gettato solide basi per il futuro. Ci saranno rassegne nuove, stimoli nuovi e Pordenone ha tutte le carte in regola per fare numeri e grandi risultati. Il Bilancio è stato raddrizzato, grazie a un lavoro di squadra e dovremmo nominare uno a uno tutti i nostri collaboratori. Siamo riusciti a mantenere la parola data e oggi Fiere Spa è più forte e sicura. Ultimo, ma certo non meno importante, l'orgoglio di aver iniziato il cantiere del grande parcheggio. Questo è il frutto del lavoro di tutti». Ma se Cardin è sul piede di partenza (scade ad aprile, ma se ne parlerà a giungo), chi, invece, vorrebbe continuare nel suo lavoro in Fiera è Piccinetti. Ora tocca ai soci.
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