FriulAdria, più vicina la presidenza della Mio

Domenica 21 Settembre 2014
Rinnovo al vertice della banca popolare FriulAdria, crescono le quotazioni di Chiara Mio. Dopo le dimissioni anticipate di Antonio Scardaccio si starebbe rafforzando l'ipotesi che vedrebbe la docente dell'Università di Venezia come futura presidente dell'istituto. Il Cda che avrà all'ordine del giorno il rinnovo è previsto entro ottobre. In realtà il nome della professoressa Chiara Mio era cominciato a circolare ben prima dell'ufficiale addio di Scardaccio. Al pari di quello di un altro noto docente universitario, il veneto Daniele Marini già direttore della Fondazione Nordest, oggi docente dell'Università di Padova. Marini era entrato nel Cda della banca di piazza XX Settembre poco più di un anno fa. Una figura, quella di Marini, individuata anche in funzione del forte sviluppo che la banca ha mostrato, nell'ultimo periodo, anche nel territorio delle province venete. Ed è nella stessa chiave che un'eventuale "candidatura" del professore viene letta in alcuni ambienti vicini all'istituto di credito. La linea che, però, nelle ultime settimane avrebbe assunto maggiore concretezza è quella che porterebbe a confluire su una futura presidenza fortemente territoriale. Cioè legata direttamente al territorio di origine della banca, cioé Pordenone. Se dovesse prevalere questa strategia è chiaro che le possibili ipotesi (pare confermata la linea che vorrebbe il presidente provenire dall'attuale Cda e non cooptato dall'esterno) si restringerebbero alla docente Chiara Mio (in un recente passato anche assessore tecnico in Comune a Pordenone) e a Giovanni Pavan, che però è già presidente della Camera di commercio. Difficile, infine, pensare che Credit Agricole voglia "imporre" una scelta dall'alto: sarebbe contro la filosofia del colosso francese che si ispira a un modello di federalismo bancario che lasciano autonomia ai territori. L'ipotesi di una scelta pordenonese sarebbe anche confermata da uno dei protagonisti della partita, il professor Daniele Marini che ieri mattina era a Pordenone in occasione di un dibattito sul futuro della Fiera. Pur conservando sull'argomento uno stretto riserbo il docente non ha smentito che si starebbe lavorando per una soluzione che porti a una presidenza ancorata al territorio pordenonese.
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