Indagine fiscale sul chirurgo

Domenica 21 Settembre 2014
La Guardia di Finanza di Pordenone ha cominciato a indagare sui "conti" di Alessandro Cattelan, chirurgo plastico cinquantunenne di Conegliano, nel maggio 2013. Il medico, noto in Friuli e nel Veneto, opera sia come chirurgo estetico (dal botox alla mastoplastica, dall'acido ialuronico alla liposuzione) che come dietologo. E, dopo aver controllato e visionato decine di documenti, centinaia di schede di pazienti, ricevute, ritiene di aver scoperto un'evasione milionaria: 2,6 milioni di euro. Ma non solo. Secondo gli investigatori Cattelan avrebbe anche commercializzato prodotti dietetici che in realtà erano farmaci e come tali potevano essere venduti solo nelle farmacie, denunciando alla fine il professionista per dichiarazione infedele ed esercizio abusivo della professione. Accuse che il chirurgo (con studi medici Aurora e Aurora Nutrition a Pordenone, Conegliano, Padova e Lodi; una laurea in medicina e una specialità in chirurgia generale) respinge con rabbia e amarezza, pronto a dare battaglia in Tribunale.
Il comunicato della Guardia di Finanza di Pordenone descrive Cattelan come un affermato chirurgo plastico che dichiarava redditi di qualche migliaio di euro ma con centinaia di pazienti - donne e uomini che spendevano negli anni anche diecimila euro per inseguire l'eterna giovinezza o la magrezza alla Chanel - che visitava in diversi studi medici, due dei quali intestati a una società della quale era anche amministratore. Un'incongruenza, così la definisce la Guardia di Finanza, che ha dato vita alla verifica fiscale «per accertare se i redditi dichiarati erano tutti quelli conseguiti o se una parte era stata nascosta al fisco». Altri controlli hanno riguardato una seconda società, anche questa amministrata dal chirurgo, che si occupava della commercializzazione di prodotti dietetici e ormonali. Un'indagine che le Fiamme Gialle ritengono esaustiva in quanto ha permesso di «constatare che il chirurgo plastico nel corso degli ultimi cinque anni aveva occultato al fisco 2,6 milioni di euro». La presunta evasione fiscale ha portato al sequestro di un appartamento con garage a Conegliano e un mini-appartamento a Padova, di proprietà del professionista.
Infine c'è l'aspetto dei prodotti dietetici che secondo la Guardia di finanza sarebbero invece farmaci. E dà anche i numeri: 131 prodotti commercializzati che potevano essere venduti solo nelle farmacie, visto che tali sono qualificati dall'Azienda italiana del farmaco. Un'accusa, questa, che ha fatto letteralmente imbestialire il chirurgo: «Non ho mai dato farmaci per dimagrire. Quei prodotti sono integratori alimentari».
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