Pisus e fondi dell'Europa Risorse anti-desertificazione

Sabato 26 Luglio 2014
PORDENONE - Lavorare per contrastare quella desertificazione sociale e commerciale dei centri urbani che a Pordenone ha portato alla chiusura di negozi, attività commerciali e artigianali nel cuore della città.
«È un indirizzo condiviso a livello europeo, basti vedere tutte le azioni lobbistiche che vengono portate avanti a Bruxelles - spiega Alberto Marchiori, presidente dell'Ascom-Confcommercio di Pordenone - Occorre mettere in atto programmi di rivitalizzazione dei centri che abbiano valenza sociale». Tradotto nella pratica, significa progettare iniziative e programmi di lavoro che sfruttino tutte le risorse disposte dall'Unione Europea (i fondi strutturali). Una boccata d'ossigeno dovrebbe arrivare dal programma 2014-2020 che prevede che il 5% dei fondi vadano utilizzati per sviluppo territoriale e urbano: tradotto in cifre, si tratta di una previsione di 11 milioni e 600mila euro che la Regione può anticipare destinandola ai quattro capoluoghi di provincia nei prossimi sei anni, proprio allo scopo di rilanciare i centri città. A questo si aggiunge il tanto agognato Pisus, ossia fondi europei per la riqualificazione dei centri (circa 5 milioni di euro per il solo Comune di Pordenone), risorse tuttavia rimaste bloccate dal piano di stabilità. «C'è qualche novità, per quanto riguarda la parte di fondi destinati alle attività economiche - ha annunciato ieri Bruno Zille, assessore Commercio del Comune - La Regione ha messo a bilancio la somma di 850mila euro che ci permetteranno almeno di proseguire nella progettazione per poi iniziare a vedere nel 2015 i primi effetti del Pisus. I quattro Comuni vincitori del bando Pisus sono stati convocati a un tavolo con i funzionari della Regione».
V.S.
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