Possono dormire solo nel furgone

Sabato 30 Agosto 2014
PORDENONE - (c.a.) "Sfrattati" senza tanti preamboli per stalking alla padrona di casa. Ai due fratelli marocchini i carabinieri di Aviano hanno dato il tempo di leggere velocemente l'ordinanza del gip Roberta Bolzoni e di raccogliere le proprie cose. Devono stare a 500 metri dall'abitazione di Giais e dalla vittima. Non sanno dove andare. Sperano di essere accolti da qualche amico, altrimenti dovranno passare la notte nel furgone di R.S., 29 anni, il fratello maggiore che lavora come raccoglitore di ferro. A.S., 22 anni, è senza un'occupazione. È per questo che ieri l'avvocato Silvio Albanese, il loro difensore, ha chiesto al giudice la possibilità di pernottare nell'appartamento di Giais dalle 22 alle 7, visto che il contratto d'affitto è regolare (anche se i due non pagavano regolarmente le mensilità dovute). Ma il giudice deve tutelare la vittima e, prima di prendere una decisione, deve sentire il parere della Procura.
Ieri i due giovani erano in Tribunale per l'interrogatorio di garanzia. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, anche se fuori verbale hanno respinto ogni accusa. A.S. nega anche di aver spintonato la donna. Secondo il loro legale la vicenda andrebbe ridimensionata e ricondotta a una lite condominiale. «Siamo partiti con una denuncia per ingiurie - spiega - Poi c'è stata una seconda denuncia per lo spintone, peraltro per lesioni che non sono state refertate in ospedale». I carabinieri intanto sottolineano il coraggio della sessantaquattrenne di Giais che non si è lasciata sottomettere dai suoi inquilini. «Non si deve preoccupare - avverte il capitano Pier Luigi Grosseto - perchè vigileremo affinchè l'ordinanza venga rispettata».
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