Provincia, via alla corsa per arrivare alle elezioni

Giovedì 23 Ottobre 2014
Dopo lo stop forzato causato dalla decisione del Tar, riparte a tappe forzate la macchina organizzativa della Provincia in vista delle elezioni di domenica 26. Tre giorni di tempo per sistemare gli ultimi dettagli, considerato che la squadra guidata dal segretario generale dell'ente, Giovanni Blarasin, aveva già sostanzialmente svolto la maggior parte del lavoro di preparazione prima del «congelamento» della consultazione da parte del Tribunale amministrativo: già stampate le circa ottocento schede e già pronto anche l'espositore con tutte le liste e i candidati da collocare nella sede elettorale.
L'appuntamento per sindaci e consiglieri comunali della provincia, confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato, è per domenica dalle 8 alle 18, in sala consiliare. L'ufficio elettorale, collocato accanto allo studio del segretario generale, è composto dallo stesso Blarasin e da due funzionarie della Provincia. Saranno loro a occuparsi di tutte le operazioni elettorali, per le quali - trattandosi di elezioni di secondo grado - non è prevista la presenza di scrutatori. Ci saranno invece, come nelle normali consultazioni, rappresentanti di lista incaricati di vigilare sul corretto svolgimento delle operazioni.
Cinque le urne che dovranno essere predisposte, una per ciascuna delle fasce demografiche nelle quali sono ripartiti i Comuni della provincia in base al numero di abitanti (fino a 3mila, da 3mila a 5mila, da 5mila a 10mila, da 10mila a 30mila e da 30mila a 100mila), con colori differenti al pari delle schede. Lo scrutinio avverrà alla chiusura delle urne.
Subito dopo la conclusione delle operazioni di scrutinio o il giorno seguente l'Ufficio elettorale provinciale compirà le operazioni di attribuzione dei seggi e di proclamazione degli eletti, assegnando al voto di ciascun elettore un peso diverso in funzione della fascia demografica alla quale questi appartiene.
Risulteranno eletti alla carica di consigliere provinciale i primi candidati inseriti nelle graduatorie, fino a raggiungere il numero di seggi conquistati da ciascuna lista. Il nuovo Consiglio provinciale sarà composto da 26 consiglieri e resterà in carica per cinque anni. Il nuovo organo eletto individuerà al suo interno presidente e assessori. Nove le liste presentate: Partito democratico; Coordinamento civiche (che raccoglie, tra le altre, i Cittadini per il presidente e le liste pordenonesi Il Fiume, il Ponte e Vivo Pordenone); Per i beni comuni pubblici: acqua, cultura, scuola, lavoro, rifiuti zero, trasporti e ambiente; Forza Italia; Civica costituente popolare; Lega Nord; Uniti al centro; Dalla parte del cittadino; La Provincia il nostro territorio.
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