Safop al concordato Piano con 43 esuberi

Venerdì 30 Gennaio 2015
Il piano industriale legato al concordato con continuità per la Safop di Pordenone dovrà essere presentato entro il 28 febbraio. Intanto la società ha reso noto al sindacato - che ieri mattina ha tenuto l'assemblea con i lavoratori nella fabbrica della Comina - anche le ricadute occupazionali che sono pesantissime. Sono 43 infatti, sui 115 addetti complessivi, gli esuberi dichiarati dal vertice dell'azienda: tra questi circa due terzi sono impiegati, mentre un terzo delle eccedenze riguarda gli operai. Un numero che rappresenta un impatto notevolissimo sull'organico dell'azienda. «È per questo - ha spiegato il delegato Fiom Walter Pivetta - che abbiamo chiesto alla società che si cerchino tutte le strade possibili per mantenere i lavoratori in azienda. Dalle verifiche che finora abbiamo fatto, anche al ministero del Lavoro, potrebbe essere percorsa la strada del contratto di solidarietà. Una possibilità che consentirebbe di non licenziare nessuno e quindi di non perdere quel patrimonio di professionalità che sarà fondamentale per ripartire una volta che il piano di rilancio e il concordato saranno approvati». Alla Safop, infatti, gli operai sono altamente qualificati e hanno una elevata professionalità: perdere quel tipo di professionalità potrebbe costituire un problema. Il sindacato punta al mantenimento all'interno delle figure professionali: questo potrebbe avvenire con il contratto di solidarietà.
La Safop era stata acquisita, nell'agosto del 2012, dalla holding cinese Beijing Jingcheng Machinery Electric, una multinazionale statale con oltre 25 mila addetti in tutto il mondo di proprietà della municipalità di Pechino. Il colosso cinese - opera in molteplici comparti dell'industria elettromeccanica e dell'energia - controlla già da alcuni anni un'impresa tedesca, la Waldrich Coburg che a sua volta controlla Safop. In attesa della presentazione del piano e dell'iter del concordato in fabbrica si lavora molto a rilento: i lavoratori stanno utilizzando la cassa ordinaria che però terminerà a fine febbraio.
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