Torna l'incubo polveri sottili Si prepara lo stop giornaliero

Venerdì 21 Novembre 2014
La lunga stagione delle piogge dell'ultimo periodo ha allontanato per ora il rischio dello smog. Anche se il pericolo dell'innalzamento dei livelli del Pm10 potrebbe riaffacciarsi: l'anno scorso il mese di dicembre aveva visto parecchi sforamenti. Per questo il Comune di Pordenone sta cercando di accelerare sul piano anti-smog - previsto dalla legge regionale, è di due giorni fa l'ultimo allarme europeo: metà della popolazione italiana respira livelli troppo elevati di Pm10 - sul quale si è accumulato un ritardo di oltre un anno. Pordenone è il Comune capofila del piano che coinvolge anche una decina di Comuni dell'hinterland (Cordenons, Porcia, San Quirino, Roveredo, Fiume Veneto, Zoppola, Pasiano, Prata) e che prevede una serie di limitazioni sia sul fronte degli impianti di riscaldamento che su quello del traffico.
La modifica più "impattante" riguarderà proprio il Comune di Pordenone ed è legata alle chiusure programmate del "ring" in città. In sostanza, la norma regionale supera il sistema adottato dalle amministrazioni negli ultimi anni basato sulla circolazione a targhe alterne e sugli stop totali del traffico, nelle aree centrali, dopo cinque giorni consecutivi di inquinamento fuorilegge. L'alternativa che il Comune di Pordenone potrebbe adottare - forse già dal prossimo gennaio, se non ci saranno ulteriori slittamenti - è quella delle chiusure programmate giornaliere dalle 16 alle 20. Insomma, sul "ring" traffico vietato tutti i giorni per almeno quattro ore a tutte le auto sotto l'Euro 3 a prescindere dai livelli raggiunti dalle Pm10. Una logica che vuole intervenire in chiave "preventiva", piuttosto che "curativa" dell'aria malata. Ma la modifica dell'assetto orario del traffico in città in un orario che è ancora "di punta" potrebbe causare diversi disagi.
«Quest'anno - ricorda l'assessore all'Ambiente, Nicola Conficoni - nel nostro territorio gli sforamenti riguardanti le polveri sottili sono stati circa la metà rispetto alla soglia massima dei trenta consentiti dall'Unione europea. Un miglioramento rispetto agli ultimi anni che però non ci ferma dall'attuare politiche che riducano sempre di più l'impatto dell'inquinamento atmosferico. Per questo il confronto sul piano con gli altri Comuni contermini sta proseguendo. Sul versante dei provvedimenti riguardanti l'inquinamento prodotto dagli impianti di riscaldamento ci sono già ipotesi di lavoro su cui si discute. Il passaggio successivo riguarderà invece il traffico, a partire dalle possibili limitazione sul "ring" cittadino». Tra le ipotesi di studio sul tavolo c'è anche il modello Udine. Nel capoluogo friulano, infatti, la limitazione della circolazione in centro città dalle 16 è già partita.
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