Tumore al seno, diagnosi in 24 ore

Martedì 30 Settembre 2014
Non ci sono sole le liste d'attesa chilomeriche e i tempi biblici. In provincia c'è anche una sanità che funziona bene e che offre ai cittadini servizi di alto livello. In questo caso (fortunatamente non è l'unico) l'eccellenza arriva dal Cro di Aviano dove è stato messo in piedi un protocollo che alle donne con un sospetto di tumore al seno la diagnosi arriva in 24 ore. Non solo. Se il sospetto dovesse poi diventare reale (come dire un tumore) la procedura garantirà in tempo reale prima il colloquio con il chirurgo oncologo, poi - se necessaria - l'operazione. Insomma, nessuna lista di attesa, nessuno stress aspettando l'esito di un esame dal quale può dipendere la vita. Il tutto in una struttura pubblica, previo un appuntamento. Si chiama "One day diagnostic", l'attività che il Cro ha avviato sulla scorta di un progetto creato per permettere all'utente di disporre di visita chirurgica, mammografia e del prelievo ago bioptico con relativa risposta istologica in giornata. «Il Centro di Riferimento Oncologico – conferma Samuele Massarut, direttore dell'Oncologia Chirurgica Senologica – agisce su uno degli anelli deboli della catena diagnostica, gli approfondimenti con prelievo mediante ago. Tra i momenti più critici vi è il tempo d'attesa del risultato del prelievo che spesso provoca gravi stati d'ansia». «La One Day – spiega la radiologa Manuela La Grassa - è programmata dopo aver ricevuto la documentazione clinica del caso inviata dallo screening o dai medici di medicina generale. Tale documentazione è valutata nella riunione multidisciplinare in modo tale da programmare per la giornata in cui si presenta la paziente, tutti gli esami che deve fare necessari alla diagnosi. Nella giornata stabilita tutto avviene in 24 ore». Sono primariamente valutate le pazienti con probabile necessità di prelievo, ciò consente di inviare tempestivamente il campione al laboratorio di anatomia patologica, come spiega la Patologa Tiziana Perin, dove viene processato con tecniche rapide adeguate che permettono una diagnosi certa in poche ore. Il referto può così essere inviato in radiologia dopo quattro / sei ore. Alla paziente, nel frattempo, è prospettata la possibilità di attendere o di tornare nell'arco di una manciata di ore per ritirare la risposta. In caso di referto positivo per malignità e di scelta dell'intervento in sede, è previsto subito un colloquio con il chirurgo senologo e la presenza di una infermiera dedicata che attiverà il percorso successivo seguendo la paziente in tutte le fasi. La messa a regime della è stata preceduta da un progetto pilota condotto su 38 pazienti. «La nuova configurazione – osserva Matilde Carlucci, direttore sanitario del Cro – riduce complessità e tempistiche delle fasi procedurali e decisionali, ottimizzando l'utilizzo delle risorse. La natura multidisciplinare della patologia mammaria ha richiesto un coinvolgimento coordinato importante tra cui radiologo, infermieri, anatomo-patologo, personale tecnico di istopatologia, chirurgo».
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