«Gli stipendi non pagati creano delle nuove tensioni»

Mercoledì 22 Ottobre 2014
«Mio fratello non ce la fa più, ha tentato quattro volte di togliersi la vita: se nella struttura i responsabili dei presunti maltrattamenti sui disabili sono stati arrestati, la situazione all'interno è ancora molto tesa». Lo afferma Daniele, il cui fratello è ospitato agli Istituti. Al di là del processo, il problema è ora rappresentato dal fatto che per un contenzioso tra Ulss e Istituti, il personale non percepisce gli stipendi. «Un clima teso che non giova ai pazienti - continua Daniele - al punto che mio fratello ha espresso chiaramente l'intenzione di togliersi la vita. Io con molta fatica riesco a pagare la mia parte della retta all'istituto, ma se neppure l'Ulss paga, perché dovrei farlo io?».
Un tema affrontato anche nel corso della conferenza stampa organizzata alla sede del Centro servizi al volontariato, dall'Aitsam, l'Associazione italiana per la tutela della salute mentale, insieme al Comitato per l'articolo 32 per la sanità e il sociale. Per l'Aitsam era presente anche la presidente nazionale Tali Corona Mattioli.
«In questi giorni si è parlato anche della mancata erogazione dei fondi dell'Ulss 18 per la parte sociosanitaria - è stato detto - l'azienda ha deciso di trattenere le somme che dovrebbero servire a pagare i nuovi dipendenti, la cui assunzione è stata più volte sollecitata. Una versione ben diversa è stata esposta in un'assemblea pubblica in Comune a Ficarolo, nel corso della quale il sindaco ha ribadito la posizione degli Istituti polesani, secondo cui è l'Ulss ad essere morosa nei confronti dell'istituto. Per i lavoratori che stanno continuando a lavorare in questa struttura dopo il primo stipendio saltato, si sta prospettando un futuro non certo roseo. Potrebbe succedere che gli Istituti polesani siano commissariati o che ne assuma la gestione l'Ulss, ma quello più che ci preoccupa è che la struttura venga smantellata e che i pazienti vengano smistati altrove».
Critiche anche dell'avvocato Ferdinando Trivellato di Mestre, che ha seguito la costituzione di parte civile dell'Aitsam. «Subito dopo i fatti, sia l'Ulss 18 che la Regione hanno annunciato che avrebbero preso tutte le misure necessarie. Non abbiamo visto al processo nessun legale di questi due enti».(((zolil)))

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