Concussione, impiegato a giudizio

Venerdì 25 Aprile 2014
L'accusa è concussione. Secondo la nuova normativa, non per costrizione, ma per induzione. Fattispecie più lieve. Al centro della vicenda un dipendente di Asm, Antonio Guarnieri. Asm ha scelto di costituirsi parte civile con l'avvocato Stievanin di Padova. Costituita parte civile anche la vittima della presunta concussione, un esercente che all'epoca dei fatti aveva un outlet di abbigliamento in zona Fattoria. Il dipendente di Asm - difeso dall'avvocato Lorenzo Gollin di Padova - viene chiamato in causa non come pubblico ufficiale, ma come incaricato di pubblico servizio. E anche su questo, al momento della discussione, la difesa avrà senza dubbio qualcosa da eccepire.
Secondo la ricostruzione dell'accusa - che ora dovrà essere vagliata - i fatti risalgono al maggio 2011. L'outlet di abbigliamento è appena aperto. E deve pagare l'imposta comunale sull'insegna. A quanto ha raccontato ieri il titolare, lo fa alla sede di Asm. Qui parla con il dipendente che segue l'iter - Guarnieri, appunto - e che manifesta interesse per la nuova apertura del negozio. Tanto che il pomeriggio stesso va a fare un giro lì. Fuori servizio.
Cosa accada esattamente a questo punto è il fulcro del processo. L'esercente ieri ha detto che, una volta arrivato, il dipendente di Asm fece notare che l'imposta si doveva pagare anche per le scritte presenti sulle vetrine e sulle tende del grande magazzino. Poi acquistò due capi di abbigliamento per un valore nell'ordine dei 150 euro. In questa fase avrebbe lasciato intendere - in udienza non è stato ben chiarito come - che uno sconto sarebbe stato bene accetto. Anche in relazione a quanto detto prima sull'ulteriore imposta da pagare.
Da parte della difesa massima fiducia di potere dimostrare l'insussistenza dell'accusa. Mentre le parti civili - gli avvocati Stievanin per Asm, Giuseppe Carinci di Adria per l'esercente - hanno convinzioni opposte. Ieri, oltre all'esercente, sono stati ascoltati una dipendente e il finanziere che seguì gli accertamenti. Alla prossima udienza del processo, terminati i testi, si discuterà.
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