(m.luc.) Buona parte degli impiegati di banca polesani domani incroceranno le braccia.
L'Abi, principale associazione che raduna gli istituti di credito, ha disdetto il contratto nazionale di lavoro e pare intenzionata a non rinnovarlo.
«Vogliono frammentare la categoria e spostare la contrattazione a livello locale o dei grandi gruppi» spiegano i rappresentati sindacali dei lavoratori del credito.
A presentare le difficoltà della categoria Cristian Tomasello della Fisac Cgil, Leonardo Zuin della Fabi, Sandro Benato della Unisin, Raffaella Ravara di Fiba Cisl e Gianromolo Bazzo di Uilca Uil.
«Non protestiamo solo per il contratto di lavoro, ma anche per il fatto che le banche sono sempre più distanti dalla gente comune - sottolineano i sindacati -. Tanti sportelli sono stati chiusi: solo Cariveneto ne ha tolti sette, quasi altrettanti Unicredit e due Monte Paschi. Non ci sono più direzioni in Polesine a parte il Credito cooperativo come RovigoBanca e BancAdria. Siamo allontanati dai nostri utenti mentre vorremmo essere loro sempre più vicini».
Sono previste quattro grandi manifestazioni a Milano, Ravenna, Roma e Palermo indette dalle sigle Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Dircredito, Ugl Credito, Sinfub e Unisin. Anche dal Polesine partirà un pullman diretto a Ravenna dove il programma della mobilitazione prevede alle 10 il concentramento dei manifestanti in piazza Farini, alle 11 la partenza del corteo fino a piazza del Popolo dove sono previsti gli interventi di segretari nazionali di categoria.
© riproduzione riservata
L'Abi, principale associazione che raduna gli istituti di credito, ha disdetto il contratto nazionale di lavoro e pare intenzionata a non rinnovarlo.
«Vogliono frammentare la categoria e spostare la contrattazione a livello locale o dei grandi gruppi» spiegano i rappresentati sindacali dei lavoratori del credito.
A presentare le difficoltà della categoria Cristian Tomasello della Fisac Cgil, Leonardo Zuin della Fabi, Sandro Benato della Unisin, Raffaella Ravara di Fiba Cisl e Gianromolo Bazzo di Uilca Uil.
«Non protestiamo solo per il contratto di lavoro, ma anche per il fatto che le banche sono sempre più distanti dalla gente comune - sottolineano i sindacati -. Tanti sportelli sono stati chiusi: solo Cariveneto ne ha tolti sette, quasi altrettanti Unicredit e due Monte Paschi. Non ci sono più direzioni in Polesine a parte il Credito cooperativo come RovigoBanca e BancAdria. Siamo allontanati dai nostri utenti mentre vorremmo essere loro sempre più vicini».
Sono previste quattro grandi manifestazioni a Milano, Ravenna, Roma e Palermo indette dalle sigle Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Dircredito, Ugl Credito, Sinfub e Unisin. Anche dal Polesine partirà un pullman diretto a Ravenna dove il programma della mobilitazione prevede alle 10 il concentramento dei manifestanti in piazza Farini, alle 11 la partenza del corteo fino a piazza del Popolo dove sono previsti gli interventi di segretari nazionali di categoria.
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