In dote partecipazioni per 600mila euro e qualche immobile

Venerdì 1 Agosto 2014
Oltre 606mila euro di partecipazioni in varie società e alcuni immobili. È questa la situazione patrimoniale della Camera di commercio polesana, la dote che porterà alla fusione con Venezia se si completerà. Si tratta di proprietà immobiliari costituite da tutto l'edificio storico dell'ente in piazza Garibaldi, compresi i locali dati in affitto al Caffè Borsa e alla tabaccheria (mentre un negozio è chiuso), poi il palazzo di piazzale D'Annunzio chiamato Retroborsa, dove si trovano alcuni uffici camerali e sono in affitto i due Gal, quindi le strutture dei mercati ortofrutticoli di Lusia e Rosolina, infine un magazzino in piazza Cervi.
In quanto alle partecipazioni, la Cciaa è presente in molte società con quote non rilevanti (la minima vede un impegno di 56 euro, per capirsi) e diverse di queste sono poi costituite dalle Camere di commercio venete per erogare servizi.
Gli importi maggiori si hanno al Censer con 176mila euro (ma pari solo al 1,42 per cento), Interporto con 104mila (1,22), Rovigo Expo 150mila (24,39 per cento, ma in liquidazione), T2I che opera nelle tecnologie con 50mila euro (20 per cento), aeroporto di Verona con 40mila euro (0,14), I3 con 25.500 (5 per cento, in dismissione) e Polesine Tlc con 40.250 euro (3 per cento).
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