L'università salverà i conti

Giovedì 24 Luglio 2014
Vendita del “cubo” sempre più vicina, ma ancora non c'è il via libera definitivo. I soci del Censer si sono dati tempo fino a fine settembre per prendere, eventualmente, altre decisioni. Nessuno scioglimento e messa in liquidazione dell'ente, dunque, come minacciava l'ordine del giorno dell'assemblea dei soci. A spiegare quanto successo è l'amministratore unico, Giuseppe Toffoli, chi svela i piani che serviranno per rimettere in carreggiata l'ente fieristico del capoluogo polesano.
«L'assemblea ha approvato il progetto in attesa che il soggetto terzo, che acquisterà l'immobile sede del Consorzio università di Rovigo, perfezioni gli accordi con la Fondazione Cariparo. Si concluderà il tutto entro il 30 settembre e fino a quella data non verranno prese altre decisioni».
Perché attendere fino alla fine del prossimo mese? Come spiega Toffoli, l'accordo di vendita «è ancora da perfezionare. L'operazione, infatti, va a braccetto con un'altra: la realizzazione di uno studentato sempre nell'area del Censer. La Fondazione deve metterci il terreno e per il momento non sono ancora stati definiti nei dettagli gli accordi. Si può dire, però, che siamo sulla buona strada. Riteniamo che l'operazione possa essere conclusa in tempi molto brevi».
Se tutto andrà in porto, il Censer avrà la possibilità di mettere i ordine suoi conti, notoriamente in rosso. Il cubo è stato valutato circa 3tremilioni 800mila euro e la vendita si attesterà su questa cifra o poco meno. «Grazie a questi progetti, l'ente avrà un riequilibrio finanziario salutare per la società».
Messa così, però, parrebbe quasi che le attività del Cur fossero a rischio. A tal proposito Toffoli aveva già cercato di rassicurare chiunque si fosse preoccupato. «Il Cur sicuramente dev'essere ridefinito vista la situazione di due degli enti che lo partecipano, ovvero Provincia e Camera di commercio». E questo anche l'ex sindaco Bruno Piva l'aveva anticipato. «Ma la vendita del cubo non avrà ripercussioni sull'università. La gente di questo non si preoccupi», assicura l'amministratore delegato.
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