Progetto per installare la videosorveglianza

Giovedì 29 Gennaio 2015
Berveglieri, in paese, era conosciuto da tutti come «Ian». Era residente in via Cavo Bentivoglio, la strada che dalla piazza sampietrese porta fino al «Granarone», a Ceneselli. Si trattava di una persona riservata, dalla minima vita sociale. Nella zona in cui risiedeva la vittima vi sono poi pochissime case isolate, e lo stato disconnesso del manto stradale fa sì che pochi transitino per quella via. Motivi che fanno capire come il corpo dell'uomo sia stato scoperto solo dopo un certo periodo di tempo dal suo presunto decesso (dalle prime ricostruzioni pare infatti che il delitto risalga alla sera di domenica). Sconvolto il sindaco Massimo Biancardi: «Personalmente non conoscevo la vittima, ma questa sciagura ci colpisce tutti, come comunità». Il primo cittadino sottolinea che, negli ultimi anni, a differenza dei comuni limitrofi, fortunatamente a Castelnovo non ci sono mai stati furti a danni di privati, men che meno dall'epilogo tragico come in questo caso: «Fatta eccezione per l'incendio doloso alla chiesa dello scorso maggio, mi sento di dire che il nostro paese è più che sicuro». Nonostante questo, l'amministrazione sta raccogliendo i preventivi per i progetti di installazione di un sistema di telecamere nei punti strategici del paese. Una soluzione già adottata da altri comuni vicini, come Castelmassa. Già nel primo pomeriggio di ieri la notizia dei tragici fatti sampietresi si è diffusa nell'Alto Polesine. Numerosi abitanti della zona hanno manifestato la propria paura, soprattutto sui social network. E proprio su Facebook, nelle ultime settimane, diverse erano state le proteste dei cittadini castelnovesi in tema di sicurezza, soprattutto in seguito all'apertura del collegamento internet con wifi gratuito nella piazza del paese. Alcuni abitanti sottolineavano come il collegamento gratuito «causasse» un eccessivo andirivieni di persone di dubbia reputazione nelle vie del centro di Castelnovo, ad ore notturne. Questo avrebbe potuto costituire un «pretesto» per tentativi di furto a danni di abitazioni. Nonostante non vi fosse stato comunque alcun episodio che avvalorasse tale ipotesi, l'amministrazione castelnovese ha deciso proprio in questi giorni di limitare l'accesso wifi solo a chi ne faccia richiesta al comune, previa registrazione al servizio.
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