Rubata la corona della Madonna

Mercoledì 27 Agosto 2014
Un furto che è anche uno sfregio ai fedeli di Rovigo. In senso letterale. I ladri che hanno rubato la corona d'argento posta sull'immagine sacra della Beata Vergine delle Grazie, in Duomo, hanno infatti anche danneggiato l'affresco. Un'opera la cui storia affonda indietro nel tempo sino al XIV secondo, quando ancora il Duomo attuale non esisteva. E che è legata a un miracolo.
La tradizione vuole che verso il 1700 fosse stata decisa la distruzione della chiesetta in stile tardo-gotico che sorgeva nell'attuale Piazza del Duomo. Allora l'affresco della Beata Vergine delle Grazie era posto proprio sulla chiesetta. All'improvviso però il muratore che stava per colpire il dipinto sentì il braccio bloccarsi. Informato dell'accaduto, il vescovo decise che l'opera venisse trasportata con una solenne processione in Duomo, dove tuttora si trova, in un cappelletta.
È qui che hanno colpito i ladri. «Abbiamo scoperto il furto lunedì pomeriggio - spiega il parroco, don Carlo -, ma non sappiamo quando sia stato messo a segno». Il bersaglio dei ladri era la corona d'argento placcata in oro che sovrastava il dipinto. Nel rubarla i malviventi hanno anche sfregiato l'affresco, all'altezza del volto della Vergine.
L'episodio è stato denunciato alla Polizia. Si spera che qualcosa di utile sia stato ripreso dalle numerose telecamere di sicurezza presenti all'interno del Duomo. «Ne abbiamo ben sette», spiegava il parroco ieri all'uscita dalla messa serale ai fedeli, colpiti a fondo dall'accaduto.
Sembra che qualche sospetto ci sia già. I fedeli parlano di due persone che domenica, entrate in chiesa, si sono dirette decise verso la cappella con l'immagine sacra, nella quale si sono poi trattenute per un bel po' di tempo. Resta da capire quanto questa informazione possa essere utile agli investigatori ai fini dell'identificazione dei responsabili.
Da chiarire anche quanto grave sia il danno prodotto all'affresco e se sarà possibile porvi rimedio integralmente. «Stiamo cercando di raccogliere anche noi alcune informazioni», spiegava nella serata di ieri il vicario del vescovo.
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