Senza Giochi studenteschi

Sabato 20 Dicembre 2014
Il Polesine resta senza Giochi sportivi studenteschi. Gli insegnanti di Educazione fisica manifestano disappunto per le minori opportunità a livello di attività motoria che la riduzione dei fondi ministeriali sta portando alle attività sportive scolastiche. Nessuna polemica dalla conferenza stampa che giovedì sera, alla Casetta rossoblù, ha preceduto il tradizionale ritrovo degli insegnanti per scambiarsi gli auguri di fine anno, ma solo la forte volontà di segnalare gli effetti delle limitazioni estreme di mezzi e risorse. La situazione porta a cancellare i campionati studenteschi provinciali e prevede, nella Legge di stabilità, l'abolizione dell'Ufficio Educazione fisica e del relativo responsabile all'interno degli ex provveditoriati allo studio: resterà un unico coordinatore regionale. In queste condizioni, nell'attività didattica extracurricolare l'impegno degli insegnanti a promuovere lo «sport per tutti» continuerà organizzando le gare di istituto e i tornei interclasse, ma astenendosi dal partecipare ad attività oltre a quelle di Istituto. Nonostante la politica ministeriale continui a indicare l'attività motoria come strumento di benessere, in realtà - affermano gli insegnanti di Educazione fisica - non ci sono risorse per i percorsi formativi sostenuti negli anni precedenti. Nella scuola primaria, dove le ore curricolari di Educazione motoria sono due (una obbligatoria), quest'anno a Rovigo le scuole aderenti al nuovo progetto «Sport di classe» proposto dal Coni sono soltanto due, rispetto alle 14 nei quattro istituti comprensivi. E nella scuola secondaria le 180 ore extracurricolari previste negli anni precedenti per ogni insegnante durante l'anno scolastico, si sono ridotte soltanto a 15: con sempre minori disponibilità finanziarie, la partecipazione alle manifestazioni provinciali come i campionati studenteschi passa così da 5.060 alunni e 159 scuole coinvolti nel 2010/11, allo zero di quest'anno, dopo i 1.244 studenti e le 62 scuole partecipanti nell'anno scolastico 2013/14. Una riduzione progressiva dallo sport scolastico (inclusivo e formativo) verso lo sport federale (agonistico e competitivo).
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