Unità pastorali, la risposta alle parrocchie “vuote”

Giovedì 20 Novembre 2014
Ci sono sempre meno preti e sempre più comunità da gestire. Per il vescovo Lucio Soravito de Franceschi la soluzione è una: le unioni pastorali.
«Sto cercando di incentivarle perché si tratta del migliore modo di gestire le parrocchie e anche di vivere e aiutarsi tra sacerdoti. In pratica un gruppo di preti, che vive nella stessa canonica, gestisce cinque o sei parrocchie insieme. Ho invitato il vicario generale con due collaboratori a presiedere delle riunioni dei sacerdoti nei vicariati per vedere di mettere in piedi queste forme di collaborazione».
Non si tratta di una novità per il vescovo, che spiega di essere sempre stato convinto della validità di questo modo di gestire localmente la Chiesa. «Da quando sono qui, stiamo facendo promozione delle unità pastorali. Le stiamo spingendo da anni in tutta la diocesi. Dove ciò si rende possibile o necessario, invito i preti a collaborare insieme anche se vivono ognuno nel proprio paese. Se poi si trovasse la soluzione di vivere tutti insieme in un'unica canonica, sono convinto che le cose potrebbero andare ancora meglio».
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