Ancora una settimana, dieci giorni al massimo, per sapere se Treviso tornerà

Martedì 16 Settembre 2014
Ancora una settimana, dieci giorni al massimo, per sapere se Treviso tornerà ad ospitare una grande mostra firmata da Marco Goldin. L'organizzazione dell'evento, incentrato sull'arte tra Ottocento e Novecento, è alla stretta finale. Resta un'ultima riserva da sciogliere: l'adeguamento della potenziale sede di Santa Caterina.
A confermarlo è lo stesso curatore che ieri ha partecipato ad una riunione in municipio con i vertici dell'amministrazione e gli altri soggetti interessati. «Non siamo proprio alle battute finali ma siamo sulla buona strada - conferma Goldin -. Ho coinvolto un prestigioso museo americano e devo dare loro una risposta. Quindi bisogna chiudere: nei prossimi giorni abbiamo in programma altri incontri. Entro breve, diciamo otto o dieci giorni, sarà sì oppure no».
Lo scoglio principale rimane quello della collocazione: Santa Caterina è l'unico contenitore con dimensioni adatte in città. L'ex convento, oggi museo, dice il critico d'arte, «è splendido dal punto di vista architettonico ma presenta non pochi problemi sotto il profilo degli impianti». Insomma: bisogna adeguare sistemi di illuminazione, climatizzazione, d'allarme, anche per soddisfare gli standard richiesti dalle assicurazioni per opere di immenso valore.
Cà Sugana ha ordinato alcuni preventivi ad una serie di ditte specializzate e attende a giorni le risposte: si potrà così capire come occorre intervenire e quanto verrà a costare. Il sindaco Giovanni Manildo e l'assessore alle Attività produttive Paolo Camolei garantiscono il massimo impegno. «Faremo di tutto perchè diventi realtà - nota Camolei -. Potrebbe anche essere l'occasione per risolvere definitivamente i problemi strutturali di Santa Caterina». «Siamo in tanti a volere questa mostra a Treviso e stiamo facendo i passi decisivi - ribadisce il primo cittadino -. Le risorse per la messa a norma si devono trovare». Toccherà, infatti, al Comune farsi carico di questi lavori: si parla di alcune decine di migliaia di euro. L'importo complessivo della rassegna, come spiegato dallo stesso Goldin, si aggira invece intorno ai cinque milioni. Più della metà verrà coperta dalla sua stessa società, Linea d'ombra, cui va aggiunto il contributo di alcuni sponsor, in particolare la Segafredo di Massimo Zanetti e le Assicurazioni Generali; il resto, intorno al milione, dovrebbe arrivare da associazioni di categoria ed enti locali.

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