Fuori senza sgombero: si tratta

Martedì 27 Gennaio 2015
La diplomazia di Cà Sugana ha lavorato a lungo e a fondo per risolvere la grana Ztl e pare aver raggiunto il risultato: il Collettivo potrebbe mettere fine spontaneamente all'occupazione uscendo dall'ex caserma Piave. Il condizionale è d'obbligo e tutto verrà deciso nell'assemblea di Ztl fissata per oggi. Ma i presupposti ci sono. Del resto domani scade la data indicata dal sindaco Giovanni Manildo per sbrogliare la matassa: la "Piave" deve essere libera, o in via di liberazione, in tempo per il consiglio comunale interamente dedicato al problema sicurezza. Manildo vuole arrivare a palazzo dei Trecento con la garanzia di aver disinnescato almeno uno dei punti su cui la Lega darà battaglia. Ma, ovviamente, oltre a questo c'è dell'altro. Pur avendo esaurito la pazienza, infatti, Manildo non si arrende ancora all'idea dello sgombero. Lo vuole evitare per non alzare la tensione in città. E per evitarlo avrebbe messo sul piatto l'accordo con lo Iuav. È ormai pronta la convenzione con l'università che trasformerà l'ex caserma in un laboratorio di progettazione partecipata. E ai ragazzi di Ztl, estremamente interessati all'argomento, è stato detto molto chiaramente che se usciranno da soli verranno coinvolti in questo processo che mira a un recupero urbanistico tutto innovativo. Se, invece, decideranno di rimanere sulla loro posizione, quindi dentro l'ex caserma, non ci sarà alternativa: sarà sgombero ed esclusione a priori da ogni bando futuro. I ragazzi, più conviti dal progetto che spaventati dalle minaccia di sgombero, avrebbero però chiesto garanzie scritte. Vorrebbero essere sicuri che, una volta usciti, ci sarà comunque la possibilità di rientrare e di avere uno spazio per loro nella "Piave" riveduta e corretta. E vorrebbero anche tempi certi. Tutte cose che però Manildo, e i suoi intermediari, non possono mettere nero su bianco. In questa fase, con la tensione che percorre la maggioranza, non è possibile firmare alcun accordo. Bisogna muoversi sulla fiducia.
A Cà Sugana sono ottimisti. Lo Iuav dà ampie garanzie di portare a Treviso un progetto di altissima qualità. E non solo: a dare qualche rassicurazione in più a Ztl sarebbe la quasi certezza che nel comitato incaricato di guidare la progettazione ci sarà anche Raffaella Mulato, docente che offre ampie garanzie di imparzialità. «Se io fossi il capo di Ztl - ipotizza un big della maggioranza - sarei molto soddisfatto nel portare a casa risultati politici importanti. Ztl ha sollevato il problema della ex caserma e ha dato lo scossone giusto per trovare la soluzione della progettazione partecipata che nessuno ancora valutava. E inoltre verrebbe coinvolta attivamente in questa progettazione. Non è poco».

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