Il furbetto vip cade in trappola

Martedì 21 Ottobre 2014
Immortalati mentre aprono i bidoncini del porta a porta lasciati lungo la strada e ne rovesciano il contenuto. Beccati nell'atto di gettare, anche direttamente dal finestrino dell'auto, i sacchetti colmi di ogni sorta d'immondizia in fossati e canalette. Sono i furbetti dei rifiuti finiti nella trappola tesa dagli ecovigili di Contarina armati di telecamere nascoste. E, sorpresa, non si tratta solo di anonimi cittadini, ma anche di vip. Personaggi molto noti in città, anche con alle spalle esperienze in istituzioni pubbliche. Tra la sede di Contarina e Cà Sugana si vocifera di almeno un nome conosciuto. Ma il riserbo è ancora totale. Il misterioso «vip» sarebbe stato sorpreso mentre apriva un bidoncino, pare tra Fiera e San Pelaio, rovesciandone il contenuto. Per Contarina si tratta di un atto di sabotaggio bello e buono, un modo per gettare discredito sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e aumentare lo scontento tra i cittadini. Ci sarebbe una ripresa che lo immortale. Di sicuro c'è la segnalazione di un testimone oculare che afferma di averlo colto sul fatto. Sono in corso le verifiche, l'argomento è delicato. Se confermato scatenerebbe una polemica politica al calor bianco, senza contare le eventuali ripercussioni anche penali. Ma questa è solo la punta dell'iceberg. Gli ecovigili da settimane si stanno muovendo nel territorio come tanti 007. Raccolgono segnalazioni, studiano i posti dove la spazzatura viene abbandonata con più frequenza, mettono assieme indizi e tentano di risalire ai colpevoli. E ultimamente hanno iniziato a piazzare telecamere nascoste nei punti più critici. E dall'esame del registrato ne stanno venendo fuori di tutti i colori. Sarebbero una decina le persone già individuate. Le telecamere, nascoste in mezzo a cespugli o sopra i pali della luce, oltre che riprendere i colpevoli nell'atto di abbandonare un sacchetto o di rovesciare un bidoncino, hanno filmato anche le targhe delle auto. Tanto è bastato per dare un volto e un nome ai «furbetti» che, adesso, hanno le ore contate.
Ormai le prove raccolte in un paio di mesi di lavoro sono innumerevoli. E si pensa già a come intervenire: si va dalla semplice sanzione amministrativa di minimo 105 euro alla denuncia penale, che però scatterebbe solo per i titolari di imprese. In questo caso si rischia veramente grosso: da tre mesi a un anno di arresto e una multa da 2.600 euro a un massimo di 26mila per i casi più eclatanti.
L'offensiva di Contarina, che in questa lotta contro il rifiuto selvaggio può comunque contare anche sull'appoggio della Polizia Locale, si sta facendo sempre più intensa anche perché gli episodi di abbandono dei rifiuti aumentano ogni giorno di più. E l'arma che sta sbaragliando il campo sono le telecamere: adesso anche qualche «vip» inizia a sudare freddo.
(((caliap)))

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