TREVISO - «Sarebbe un vero peccato se la Treviso Giustizia dovesse sparire». Parole del presidente del Tribunale di Treviso Aurelio Gatto, che non nasconde il rammarico se uno dei soci fondatori, ovvero la Camera di Commercio, decidesse di «tirarsi fuori» recuperando il budget inizialmente stanziato. Il progetto, iniziato dall'ex presidente del Tribunale Giovanni Schiavon, ma ereditato e portato avanti da Aurelio Gatto, si è infatti rivelato molto utile per la macchina della giustizia. «Nel giro di un anno, grazie alla Fondazione, siamo riusciti a far lavorare due persone nel settore delle esecuzioni immobiliari -afferma Gatto- Un apporto che ci ha permesso di smaltire un gran numero di pendenze. Basti considerare che in soli dodici mesi ne abbiamo guadagnati sei». Nonostante la cronica carenza d'organico che affligge il palazzo di giustizia di via Verdi, le due unità impiegate in cancelleria (ovviamente qualificate) hanno permesso in altre parole di effettuare in un solo anno le udienze che normalmente si sarebbero tenute in un anno e mezzo. Un aiuto insomma non di poco conto, considerato anche il fatto che, complice la crisi economica, soltanto il 20% delle aste giudiziarie va a buon fine. Quattro su cinque infatti vanno deserte, il che si traduce in ulteriore lavoro per il tribunale oltre che in un danno per i creditori. «Spero che si possa trovare una soluzione», conclude il presidente Aurelio Gatto, che nei prossimi giorni incontrerà il presidente della Camera di Commercio per capire quale potrà essere il futuro della Fondazione Giustizia.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".