L'impresario rilancia l'idea «A Treviso il centro termale»

Martedì 16 Settembre 2014
TREVISO - (zan) Creare le terme a Treviso. È il sogno di Angelo Cadamuro, imprenditore di Cimadolmo. Cadamuro ha individuato una sorgente in località Stabiuzzo, di cui il ministero della Salute ha riconosciuto le proprietà oligominerali e curative: ne detiene i diritti allo sfruttamento e l'ha battezzata «Goccia Diamante». Finito senza esito il tentativo di un impianto in loco, l'imprenditore però resta convinto della validità del suo progetto, tanto da rilanciare: la sua idea è portare con condotte l'acqua fino al capoluogo (o dintorni) per creare un vero e proprio centro termale. Tecnicamente, spiega, l'operazione è fattibile ed andrebbe ad arricchire l'offerta turistica locale. I fabbricati da riadattare allo scopo, senza dover costruire ex novo, non mancano: tra i tanti cita la caserma Salsa, l'ex sede della Provincia o quella attuale, in vista dell'abolizione dell'ente, o ancora il Molino Toso, a Silea.
Ma Cadamuro non si ferma qui e vuole abbinarvi anche un percorso cicloturistico e pedonale che da Salisburgo e Villach, attraverso le Alpi Carniche e le Prealpi, scenda fino ad Oderzo e alla Marca, oltrepassi il Piave e poi, oltre Treviso, tramite l'antica via "Claudia Augusta", porti ad Altino, per lambire la laguna di Venezia e giunga fino al Delta del Po. Una vera e propria arteria votata ad una forma di turismo lento ed ecosostenibile. Cadamuro in questi mesi sta illustrando la sua proposta alle varie amministrazioni comunali, riscontrando, dice, notevole interesse. Il polo termale dovrebbe essere realizzato da privati, ma una volta ottenuti i via libera urbanistici dai Comuni, sottolinea, non sarebbe difficile coinvolgere degli investitori.

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