La Caritas Nessuna sorpresa «Ma operiamo senza un progetto»

Martedì 22 Luglio 2014
TREVISO - (pcal) Don Davide Schiavon (nella foto), direttore della Caritas, non si stupisce per niente della piega che sta prendendo la vicenda profughi: «Ce lo aspettavamo - dice - si sta avverando quando dicevamo mesi fa. C'è un'emergenza ma la si sta affronta senza un progetto. Sabato abbiamo dovuto fare fronte a un arrivo improvviso. Adesso ci prepariamo ad accogliere altri 300 profughi senza alcuna programmazione. Purtroppo va così. Ma era tutto previsto». Don Schiavon non sa nulla sulla possibilità di utilizzare una ex caserma come centro di prima accoglienza, ma l'idea non gli dispiace per niente: «No so se la Prefettura voglia veramente fare un'operazione del genere, ma se lo facesse sarebbe una soluzione giusta cui arriveremmo con mesi di ritardo. Del resto è appena stato siglato un accordo Stato -Regioni, di cui noi della Caritas siamo stati informati da poco, che prevede proprio la realizzazione di questo tipo di centri».
Intanto la Caritas si attrezza: «Per gli arrivi improvvisi cerchiamo di avere sempre a disposizione un certo numero di coperte, lenzuola e tutto il necessario per la prima accoglienza. Non è semplice reperire tutte queste in poco tempo. Cerchiamo quindi di farci trovare pronti». Intanto i trenta profughi arrivati a Treviso se ne sono già andati: «Somali ed eritrei quando arrivano in Italia hanno già i loro appoggi. Non si fermano quasi mai».(((caliap)))

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