TREVISO - (P. Cal.) La senatrice Laura Puppato è caustica. Da sempre sostenitrice delle primarie mal sopporta che proprio in Veneto qualcuno decida di non farle: «Purtroppo devo accettare che, ancora una volta, non siano ritenute "lo" strumento democratico ideale in Veneto ma vengano addotte ragioni tra l'assurdo e il risibile per ritenerle fonte di presunte divisioni e perdita di tempo». La Puppato punta il dito contro chi non ha mai gradito molto questo strumento: «Un pezzo rilevante della dirigenza le vive con malcelata insofferenza. Le rinnega quasi fossimo altro dal Pd». La senatrice non nasconde che l'aria che tira è quella di puntare direttamente sulla Moretti: «La candidata prescelta, a partire dal vertice, da larga parte dei consiglieri Pd in Regione, da una buona fetta di neo-parlamentari e da un centinaio tra amministratori comunali e segretari di circolo, è Alessandra Moretti, figura certamente popolare. Ma lo schierarsi settoriale, la mancanza di neutralità, il richiamo forte e costante alla candidatura unica sono stati passaggi che hanno lasciato strascichi e amaro in bocca. Da parte mia non vi è mai stata, a queste condizioni la disponibilità a concorrere, nonostante un sondaggio Swg mi desse in testa alle preferenze. Dover prima combattere una battaglia interna e solo poi potermi concentrare sul vero avversario è sbagliato. Improponibile».
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