Manildo promette: «Altre telecamere»

Martedì 16 Settembre 2014
TREVISO - (nc) Un nuovo vertice per l'ordine e la sicurezza, che si terrà in Prefettura domattina, per fare il punto della situazione dopo l'ennesimo episodio di violenza avvenuto in centro storico: l'ultimo di una interminabile catena. Il fatto è avvenuto verso le 4.30 del mattino a pochi passi dalla pizzeria «Da Fausta» in via Portico Oscuro. Un ragazzo trevigiano di 23 anni è stato aggredito, brutalmente picchiato e rapinato da una banda composta da tre sudamericani che sono fuggiti con il suo telefono cellulare. Il giovane, ferito al volto da un pugno, ha riportato ferite guaribili con una prognosi di circa cinque giorni. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri di Treviso: dopo aver raccolto la testimonianza della vittima, domenica mattina, gli investigatori stanno visionando le telecamere di videosorveglianza della zona e continuano a monitorare la traccia del telefonino che è stato strappato alla vittima dell'agguato. Il 23enne ha raccontato di aver trascorso parte della serata in un bar del centro storico e di aver poi litigato, per futili motivi, con il gruppetto di stranieri: tutti i protagonisti dell'episodio sarebbero stati alterati dall'alcool. Ma Ca' Sugana cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. «Non c'è nessuna condotta di questa amministrazione che ha reso possibile o che ha facilitato atteggiamenti di questo tipo»: così il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo, respinge le polemiche politiche da parte dell'opposizione in materia di sicurezza. «Il Questore continua a dire che la città rispetto a due anni fa, dal punto di vista statistico, è molto più sicura -spiega Manildo- e abbiamo già parlato di mettere tre telecamere in più».(((cendronn)))

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci