TREVISO - (mf) Volontari ospedalieri in festa per la sesta giornata nazionale dell'Avo. Nell'Usl di Treviso ce ne sono 85: 70 al Ca' Foncello, 12 a Oderzo e tre impegnati nella segreteria. Oggi si daranno il cambio davanti agli ingressi degli ospedali per informare tutti sulla loro attività. Un'attività fondamentale portata avanti da vent'anni senza troppo clamore in nove reparti: Medicina 1 e 2, Geriatria, Ortopedia, Neurochirurgia, Riabilitazione e Oncologia a Treviso, più altri due a Oderzo. «Spesso i volontari sono identificati come coloro che soddisfano a piccoli bisogni materiali dei degenti -fa il punto Daniela Costantini, presidente Avo di Treviso e Oderzo- in realtà il valore del servizio è stare accanto alle persone che lo desiderano, offrire ascolto nei momenti in cui si trovano a lottare contro la sofferenza, non solo fisica». Per centrare questi obiettivi è necessaria una formazione continua. L'anno scorso, per dare un'idea della mole di lavoro, i volontari ospedalieri hanno donato alla collettività 8.800 ore. «L'associazione continua a ricercare nuovi volontari da formare per soddisfare al meglio le richieste dei reparti -conclude Costantini- a tal fine fra l'ottobre 2014 e il settembre 2015 si realizzerà il progetto Vogliamo crescere, finanziato dal Centro servizi volontariato di Treviso». Obiettivi: sensibilizzare e promuovere, ma soprattutto creare nuove opportunità per dare risposte alla solitudine e alla povertà.
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