Tanto tempo buttato «Arriviamo tardi»

Sabato 1 Novembre 2014
TREVISO - (P. Cal.) La sua antipatia per le primarie non è certo una novità. Al punto che la scorsa settimana, quando la decisione sembrava ormai presa, aveva detto: «Non mi piacciono ma almeno le si faccia bene». Floriana Casellato, deputata del Pd ed ex sindaco di Maserada, che ieri ha portato a Treviso l'ex ministro Cesare Damiano per parlare di Job act, non è però nemmeno contenta dalla piega che stanno prendendo gli eventi. Questo repentino dietrofront lo giudica una pessima cosa. Solo che, a questo punto, allarga le braccia e sbotta: «Per la prima volta sono in minoranza all'interno di un partito e quindi mi adeguo. Ma chi andrà a decidere dovrà assumersi tutte le responsabilità». Per la Casellato le primarie non andavano fatte. Ma nemmeno essere arrivati a novembre ancora in bilico è stata una strategia vincente: «Avremmo dovuto decidere a luglio e partire subito con il nostro candidato o con la consultazione. Non si può arrivare a dicembre per fare, sempre che si facciano, delle primarie e iniziare la campagna a gennaio. Zaia sono mesi che è già in movimento. Abbiamo perso tempo in sforzi inutili. Comunque l'ho già detto: mi adeguerò alle scelte del segretario regionale. Ma la maggioranza si dovrà assumere le responsabilità».
Su una cosa la Casellato è ferma e farà sentire la sua voce: «No alle primarie per scegliere i candidati consiglieri. La classe dirigente di un partito deve essere in grado di fare una sintesi tra le proprie risorse interne e anche essere in grado di scegliere gli elementi giusti nella società civile».

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