«Un errore penalizzare tutti chi rende va pagato bene»

Sabato 19 Aprile 2014
TREVISO - (pcal) «Tagliare i compensi agli amministratori delle partecipate? Un argomento di moda. Visto che lo fa Renzi, allora tutti gli vanno dietro. Posso anche essere d'accordo che ci siano consiglieri che percepiscono compensi esorbitanti, ma i tagli indiscriminati non li trovo corretti».
Fulvio Zugno, presidente di AscoPiave, non ci sta di certo a fare da bersaglio. Anzi: se i segretari di partito chiedono sobrietà, lui risponde sfoderando la logica: «Sono discorsi demagogici, assurdo tagliare i compensi a tutti. Ma se io, alla guida di un'azienda anche pubblica, ottengo risultati, perché devo essere punito come chi invece lavora male? E poi il taglio, faccio per dire, del 30% a tutti è privo di senso. Le cose bisogna valutarle bene e nel loro complesso». Zugno, che ha appena chiuso uno dei bilanci migliori nella storia di AscoPiave, non si nasconde: «Io percepisco 80mila euro l'anno per la carica di presidente e 130mila per quella di amministratore delegato. Tanto? È circa il 30% in meno di quanto prendeva il mio predecessore. Ho la responsabilità di 25 aziende e rispondo di tutto e sotto tutti i punti di vista. Vogliamo tagliare il compenso? Va bene. Tagliamolo pure. Ma io ragiono in un altro modo. Per me vale la meritocrazia: se uno rende molto lo si paga, altrimenti no. Il resto è pura demagogia. Ripeto: va di moda fare certi discorsi. Poi bisogna tararli».