Il vescovo: la strada è il dialogo

Venerdì 19 Settembre 2014
È dedicata alla carità, la lettera pastorale per l'anno 2014-2015 dell'arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato. Ma parla soprattutto di amore, verso gli altri, aprendo la strada a tematiche complesse e molto delicate, da tempo dibattute, che di fatto dividono non solo i cristiani ma tutta la comunità degli uomini, in una lacerazione che pare non trovare soluzioni facili o ideali. Parlare d'amore, poi, in un mondo in profonda evoluzione e crisi sociale, economica, di relazioni familiari, di «rimescolamento» etnico nelle nostre terre, diventa ancora più difficile.Cuore della lettera di Mazzocato la famiglia tradizionale, fulcro fondante della comunità cristiana, e i bambini. Ma è il rapporto tra uomo e donna, in tutte le sue sfaccettature più quotidiane, ma anche straordinarie, che si sofferma il prelato. Come quella, di grande attualità, della possibilità riconosciuta - a prescindere - dei divorziati e dei separati di accostarsi al sacramento dell'eucarestia: un tema che ha riacceso la discussione dopo l'annuncio della prossima uscita di un libro a firma di 5 porporati che si sono dichiarati contro le aperture del Papa sulla famiglia "bis". «Sono temi troppo complessi per essere ridotti a posizioni integraliste o di totale apertura, senza considerare il contesto in cui si verificano - ha detto l'arcivescovo -; il dialogo e il confronto sono, credo, le uniche vie percorribili. Io stesso ricevo coppie o persone che hanno vissuto questo percorso. Ogni storia umana è a sè stante. Ogni dolore vissuto nell'intimo, ogni male affrontato nella presa di coscienza di quanto è stato compiuto contro il volere di Dio. È poi c'è il perdono che lascia nella memoria la ferita del dolore ma che la guarisce». È aperto, quindi, monsignor Mazzocato, anche se non esita a individuare nelle lobby del Parlamento europeo la volontà di disgregare la famiglia, quella tradizionale, composta da un uomo e da una donna, non da una coppia dello stesso sesso. E cita Freud, per l'equilibrata evoluzione psicologica dei figli: «Dobbiamo buttare 50 anni di scienza e quello che ci hanno insegnato a scuola sull'equilibrio e la crescita di un bambino con mamma e papà - dice -? E quale sarà il motivo di questa condotta legislativa europea?». Un amore, insomma, che non può, a suo avviso, trovare la completa espressione se non in una famiglia tradizionale.