Stadio, l'ex direttore va all'attacco

Mercoledì 20 Agosto 2014
Il cantiere dello stadio ancora al centro delle polemiche. Dopo l'esposto depositato alla commissione di vigilanza - e con un arbitrato in corso tra l'Udinese e il progettista Roberto Regni di "Area Progetto" accusato di infedeltà professionale dalla società calcistica - lo stesso Regni, già direttore lavori del primo, secondo e terzo lotto, punta il dito sui lavori di ristrutturazione del "Friuli" a partire dalla sostituzione dell'ex responsabile unico di procedimento, Luigi Fantini, con Marco Disnan.
«Fantini – ricorda l'ingegner Regni - si è sempre occupato dello stadio dal 2007, mentre Disnan si è occupato per molti anni di edilizia privata e ambiente». I legali dello studio di Regni stanno chiedendo accesso agli atti del Comune in merito alle comunicazioni interne o esterne tenute da Fantini quale referente comunale per lo stadio Friuli in merito agli adempimenti del contratto di diritto di superficie, ma da Palazzo D'Aronco finora - assicurano - non è arrivata alcuna risposta così come non sono arrivati chiarimenti sulla nomina da parte dell'Udinese di Stefano Costantini quale direttore dei lavori del IV e VI lotto, una nomina che ha aperto una frattura tra Area Progetto e l'Udinese. Questa scelta è infatti considerata illegittima da Area Progetto: «Costantini – precisa Regni - come consulente dell'Udinese si è occupato in corso di progettazione della verifica dei lotti funzionali IV e VI, i più importanti da un punto di vista economico. Ad avviso dei nostri legali ricorre la violazione dell'art. 49, comma 5, del d.P.R. n. 207 del 2010 in base al quale l'affidamento dell'incarico di verifica è incompatibile con lo svolgimento per il medesimo progetto della direzione lavori, del coordinamento della sicurezza e del collaudo, e ciò significa che già il solo aver affidato la verifica a Costantini ha reso illegittima la sua successiva nomina a direttore dei lavori».
Regni ha segnalato la vicenda all'amministrazione comunale lo scorso maggio, ma «ad oggi – ribadisce il professionista - il Comune non ha ancora dato alcun riscontro». Tra i chiarimenti richiesti al Comune c'è anche il fatto che Costantini è stato scelto come direttore dei lavori «senza che la società abbia indetto una gara». A essere chiamato in causa è anche l'aspetto economico cui lo stesso Regni fa riferimento: «Con i progetti ormai approvati da tutte le Autorità a ciò preposte, e soprattutto mai contestati dalla società committente, è sempre più evidente il disegno della stessa di sostituire i progettisti al fine di incidere sui progetti già approvati con varianti commissionate ad un terzo, sottraendosi altresì al doveroso pagamento delle prestazioni non ancora retribuite e ledendo il diritto d'autore».
Naturalmente non è dato sapere quale sarà l'esito dell'arbitrato, ma si teme uno stop ai lavori: «Personalmente mi auguro che non accada – dice Regni – è un'opera che porta la nostra firma e veder bloccati i lavori sarebbe una grossa ferita». Ritornando al Rup del Comune, «Area Progetto è direttamente responsabile dell'attività svolta fino al collaudo definitivo e quindi dobbiamo tutelarci in quanto non intendiamo in alcun modo trovarci in futuro a dover rispondere sia di procedure non corrette, sia di modifiche progettuali che la società intende far apportare da soggetti terzi che non hanno titolo e che non hanno partecipato ad alcuna gara pubblica».
© riproduzione riservata