"Blitz" per riportare la laguna al Comune

Sabato 12 Luglio 2014
L'obiettivo è quello di intervenire, con un emendamento, al decreto legge (numero 90, giugno 2014), quello sulla trasparenza nella pubblica amministrazione. E quindi, in qualche modo, riempire di contenuti l'annuncio che nelle scorse settimane il premier Matteo Renzi aveva fatto sulla "soppressione" del Magistrato alle Acque. Così, proprio in queste ore, il parlamentare Pd, Andrea Martella insieme ad un pool di parlamentari democratici, tra i quali Delia Murer, Michele Mognato, Davide Zoggia e altri, ha presentato una "modifica" che punta ad individuare nel commissario prefettizio di Venezia la figura di "traghettatore" per l'assunzione di tutte quelle competenze che in questo momento, immediatamente dopo l'annuncio dell'addio al Magistrato alle Acque, sono state assegnate al Provveditorato interregionale alle opere pubbliche del Triveneto, ma anche alla fine - una volta istituita la Città metropolitana - dovrebbero diventare appannaggio del futuro sindaco metropolitano di Venezia. In qualche modo negli orientamenti di Martella e del gruppo parlamentare del Pd vi è tutta l'intenzione di arrivare definitivamente al trasferimento di tutte le competenze finora gestite da Palazzo X Savi al Comune metrpolitano di Venezia nell'arco del prossimo 2015.
«La soppressione del Magistrato alle Acque - chiarisce Martella - non significa una soppressione di competenze, ma punta a individuare una nuova attribuzione. In questo senso il nostro emendamento punta a trasferire prima al commissario e da questi al futuro sindaco, oneri e onori del Magistrato alle Acque, evitando così una sorta di "dispersione" in ambito interregionale». L'emendamento Martella, se accolto, consentirà di modificare l'articolo 18 del provvedimento sulla pubblica amministrazione in materia. «In questo modo, gli ambiti del Magistrato alle Acque - sottolinea ancora Martella - sull'ecosistema lagunare (salvaguardia, tutela, polizia e vigilanza, difesa della monumentalità, prevenzione e lotta all'inquinamento, traffico marittimo) passeranno alla fin fine al Comune metropolitano che ne avrà così diretta competenza. «Non da ultimo - conclude Martella - chiediamo di assegnare a questa fase anche le risorse umane e strumentali legate a queste funzioni e che sono state fino ad oggi nella disponibiità del Magistrato alle Acque».
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